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L’annunciata carestia in Somalia sta già facendo le prime vittime 22

Le avvisaglie non sono state ascoltate e ora la siccità e la conseguente carestia stanno colpendo duramente Somalia, Kenya e Etiopia.

Dopo quattro stagioni senza pioggia, la peggior siccità degli ultimi 40 anni ha provocato una durissima carestia che sta uccidendo migliaia di persone al giorno in Somalia, Kenya e Etiopia. Gli esperti avevano previsto questa carestia, ma l’inazione politica ha impedito di agire tempestivamente.

La carestia nel Corno d’Africa

Secondo il report “Dangerous Delay 2: The Cost of Inaction” di Oxfam-Save the Children, in aprile una persona è morta di fame ogni 48 secondi a causa della carestia in Somalia, Kenya e Etiopia, soprattutto donne e bambini. Non solo siccità, ma anche la crisi in Sudan e la guerra civile in Etiopia, il Covid-19 e l’aumento dell’inflazione per via della guerra russa in Ucraina hanno contribuito e ampliato la carestia nel Corno d’Africa.

L’ONU prevede che circa 350 mila bambini somali potrebbero morire in estate se i governi e la comunità internazionale non dovessero agire subito. In Somalia, Kenya e Etiopia in un solo anni le persone che soffrono di malnutrizione è più che raddoppiato, passando da 10 a 23 milioni. “Quasi 5,7 milioni di bambini saranno colpiti da malnutrizione acuta entro la fine di quest’anno”, ha detto Filippo Ungaro, portavoce di Save the Children.

“Accanto agli sforzi della diaspora somala, anche la comunità internazionale deve agire con urgenza. I fondi richiesti sono minuscoli rispetto a quelli già mobilitati per contrastare la pandemia, ma possono fare molto per salvare vite somale”, così affermano un gruppo di professori e ricercatori di LSE e Tufts University.

Purtroppo, dei 1,45 miliardi di dollari di in aiuti umanitari necessari per mitigare la fame solo il 15% è stato realmente finanziato.  “Senza la ricezione immediata dei finanziamenti atti a espandere le operazioni umanitarie, ci troviamo di fronte alla prospettiva di una significativa perdita di vite umane nel prossimo periodo”, ha affermato il capo della Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Somalia, James Swan. Come affermato dal report, “la fame è un fallimento della politica”.

Inoltre, afferma che i governi e gli aiuti umanitari si concentrano solo per arginare i danni della carestia ma non per cercare di curare le cause originarie.

Racconti dalla Somalia

La reporter Katharine Houreld di Reuters è andata nelle zone colpite dalla siccità e dalla carestia. Il quadro che ne esce è sconfortante. “Lei è malnutrita e i suoi due bambini sono morti di fame”, ha affermato la nonna di due gemelli deceduti dopo un solo giorno di vita.

La reporter ha anche incontrato Asha Ali Osman una donna di 25 anni che ha perso i suoi figli di tre e quattro anni a causa del morbillo un mese fa. Le malattie, anche quelle apparentemente più semplici da curare, sono un morbo incurabile in un contesto come questo.

Ora si prende cura dell’altra figlia: “Sento così tanto dolore perché non riesco nemmeno ad allattarla”. “Quando i miei figli hanno fame, posso chiedere dell’acqua zuccherata a un vicino. Oppure, a volte, ci sdraiamo insieme e piangiamo”.

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Cover photo: Reuters/Feisal Omar

 

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Editor: Lorenzo Bossola

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