Archivio

L’archivio delle sorelle Fontana ha una nuova casa

Lo ha deciso il Comune di Roma. Micol, 98 anni, ringrazia a nome della Fondazione omonima

Con una decisione passata alquanto inosservata, lo scorso 8 marzo – festa della donna – il Comune di Roma ha deliberato l’assegnazione di una parte del complesso del Buon Pastore, in via della Penitenza (situata in posizione invidiabile, fra il Gianicolo e il Lungotevere), alla Fondazione Micol Fontana, ultima delle celebri tre sorelle della moda italiana, oggi 98enne. Ne ha dato notizia lei stessa, ringraziando il sindaco Alemanno e la presidente della Commissione Patrimonio, Lavinia Mennuni, per la decisione a lungo sollecitata.

La Fondazione, creata nel 1994, custodisce la memoria storica della casa di moda, una delle prime a far conoscere l’unicità del made in Italy nel mondo. Fra i 200 abiti che ne fanno parte, conservati assieme a bozzetti, accessori, fotografie e documenti d’archivio, ci sono anche pezzi storici come l’abito di nozze indossato nel 1949 da Linda Christian per il matrimonio con Tyron Power, che suggellò la nascita di quella “Hollywood sul Tevere” che fece da quinta a film conosciutissimi – Vacanze romane, per citarne uno – e da culla alla Dolce vita di felliniana memoria.

L’archivio Fontana custodisce anche modelli creati per teste coronate, dalle principesse di casa Savoia a Soraya e Grace di Monaco, passando per donne di eleganza leggendaria come Jacqueline Kennedy e Audrey Hepburn, Ava Gardner e Ursula Andress, senza dimenticare Elizabeth Taylor, recentemente scomparsa. Tutto questo ben di dio di stile ed eleganza giaceva stipato al secondo piano di salita San Sebastianello, storica sede della maison, dove, tra l’altro, la Fondazione ospita i corsi professionali a cui accedono un centinaio di studenti l’anno, provenienti da tutto il mondo.

Orgogliose della loro “romanità”, Zoe, Micol e Giovanna non hanno voluto disperdere il loro patrimonio di inventiva e abilità artigianale. Anzi, grazie al recente successo di una fiction televisiva, alcune venerande clienti hanno contribuito con alcuni lasciti a rimpinguare la collezione di abiti d’epoca; il trasloco in più capienti locali appare dunque quanto mai opportuno. C’è ora da sperare in un’attenta valorizzazione di tutto questo materiale. A quanto si è infine appreso, la concessione degli spazi avrà durata di sei anni, a fronte della corresponsione di un canone annuo di circa 6.700 euro.

“Assieme ai miei nipoti sono pronta ad affrontare questo nuovo impegno – ha detto l’indomita stilista quasi centenaria – Lo dedico a tutti coloro che amano la moda, la creatività italiana e si vogliono cimentare in questo bellissimo lavoro e alla mia città: Roma”. 

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