Van Halen
Musica,  Rock

Van Halen, le migliori 10 canzoni scelte da mam-e

La traiettoria stellare dei Van Halen iniziò nel 1974 con la chimica esplosiva prodotta dalla collisione del carismatico frontman David Lee Roth e il pionieristico lavoro di chitarra di Eddie Van Halen.  Insieme al fratello di Eddie, il batterista Alex Van Halen e il bassista Michael Anthony, pubblicarono il loro omonimo album di successo nel 1978, che, secondo molti, riportò “l’hard rock alla ribalta della scena musicale“.

Seguirono quattro album multiplatino prima dell’uscita di Roth nel 1985 che fu sostituito da Sammy Hagar. Il cambiamento del cantante solista non intaccò lo status della band, che continuò a vendere molto e a riempire gli stadi di tutto il mondo. A metà degli anni Novanta anche Gary Cherone (Extreme) fu il frontman dei Van Halen, prima del ritorno di Hagar.

SAN DIEGO, CALIFORNIA - MAY 21: David Lee Roth (L) and Eddie Van Halen of Van Halen perform on May 21, 1984 in San Diego, California. (Photo by Kevin Winter/Getty Images)

le 10 migliori canzoni dei Van Halen

Jump (1984)

Jump è il mega-successone dei Van Halen, quello che i vostri genitori ricordano come uno dei tormentoni classici degli anni ’80. La canzone prende ispirazione in gran parte dal synthpop inglese e dalla new wave dell’epoca, con un ritmo da discoteca e tastiere prominenti in tutto il pezzo.

Poundcake (1991)

Questo è uno dei migliori singoli, nonché uno dei più sottovalutati, dell’era Sammy Hagar. Un hard rock incalzante e fantasioso che segna il riuscito passaggio del sound della band negli anni ’90. Un passaggi che i Van Halen effettuano senza rinunciare in niente alla loro energia e alla loro originalità.

Poundcake, 1991

Black and Blue (1988)

Altro singolo del periodo Hagar, questa Black and Blue è un hard rock coinvolgente e raffinato che con un riff memorabile e ritmo sostenuto mostra la capacità del gruppo di proporre classici rock senza neppure affaticarsi troppo. La canzone cede il fianco al glam metal, ma le sonorità sono quelle del rock classico anni ’70 alla Aerosmith.

Black and Blue, 1988

Panama (1984)

La canzone nel catalogo del gruppo forse più strettamente “glam”, con ritornello da radio, echi, energia da stadio e video divertente annesso (qui sotto). Panama è uno dei singoli di punta di 1984, uno dei punti più alti della carriera del gruppo in quanto a successo commerciale ma anche per quanto riguarda la produzione.

Panama, 1984

 Why Can’t This Be Love (1986)

Primo grande successo del periodo Sammy Hagar, questa coinvolgente ballad elettro-hard rock funziona soprattutto nel celebre refrain. Potrebbe tranquillamente essere un pezzo dei Def Leppard o dei Whitesnake dell’epoca, dato che si propone con disinvoltura come rock da stadio spensierato e celebrativo.

Why Can’t This Be Love, 1986

Atomic Punk (1978)

Lo stile caratteristicamente veloce e aggressivo del primo album della band, ispirato in questo caso, come suggerisce il titolo, dal contemporaneo exploit del punk rock. La tipicità di questo suono pone le basi per tutte le sonorità successive della band, ma qui si presenta anche in modo straordinariamente grezzo e spurio. Si apprezza per questo.

Atomic Punk, 1978

Ain’t Talkin’ ’bout Love (1978)

Il primo vero classico del gruppo, risalente anch’esso al primo album del 1978. Generazioni di chitarristi hanno studiato all’infinito sia il mitico riff di chitarra che il celebre assolo, mentre la forza complessiva del pezzo ha messo all’epoca un grosso punto e a capo per tutto il rock americano.

Ain’t Talkin’ ’bout Love, 1978

Runnin’ with the Devil (1978)

Un’altra perla assoluta tratta da quel famoso primo disco che ha reso immediatamente i quattro superstar della scena rock. Basta ascoltare il primo minuto della canzone per cogliere l’assoluta originalità, tra tecnica e istrionismo, dello stile innovativo e rivoluzionario di Eddie e compagni.

Runnin’ with the Devil, 1978

Hot for Teacher (1984)

Oltre alla migliore performance di batteria di Alex Van Halen, questa canzone offre uno dei momenti più scatenati, folli ed energicamente irresistibili di tutta la loro discografia. Il riff di chitarra, l’assolo, il refrain e il finale spaccaossa sono immancabili per qualunque fan del gruppo e qualunque appassionato di rock.

Hot for Teacher, 1984

Eruption (1978)

Lo spot del numero uno non poteva naturalmente che andare ad Eruption, strumentale che in meno di due minuti, sotto le sapienti dita di Eddie Van Halencambia per sempre la concezione dello strumento chitarra. Un classico immancabile non solo per la band, ma anche per l’evoluzione della musica rock nel suo complesso.

Eruption, 1978

Conclusione:  In decadi di musica i Van Halen hanno conquistato il pubblico con molti grandi successi, noti e meno noti. Ve ne proponiamo dieci.

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Editor: Ludovico Biancardi

 

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