Charles Le Brun
Dizionario Arte

Le Brun, Charles pittore disegnatore e teorico d’arte francese

Charles Le Brun

Le Brun, Charles. Pittore, disegnatore e teorico dell’arte francese, artista dominante nel regno di Luigi XIV. Si formò sotto la guida di Vouet e si distinse rapidamente ottenendo, appena ventenne, un incarico dal cardinale Richelieu: l’unico quadro sopravvissuto di quella commissione (per il Palais Cardinal di Parigi) è Ercole e i cavalli di Diomede (1640 ca, Castle Museum, Nottingham). Nel 1642 Le Brun andò a Roma in compagnia di Poussin, che stava tornando da Parigi, e vi rimase sino al 1646. Una volta tornato a Parigi fu subito impegnato con varie commissioni. Durante gli anni Cinquanta del Seicento si affermò come il più importante pittore decorativo della Francia.

Nel 1662 ricevette un titolo nobiliare e fu nominato primo pittore di corte; nel 1663 divenne direttore della Manifacture des Gobelins e dell’Académie Royale.
Nelle due decadi successive, sino alla morte del suo protettore Jean-Baptiste Colbert (primo ministro di Luigi XIV) nel 1683, Le Brun fu quasi il dittatore delle arti visive in Francia. Non soltanto supervisionava le grandi commissioni reali ma piegò anche l’Académie, incanalandola in un sistema codificato di ortodossia artistica (vedi accademia). Le sue lezioni, formulate ispirandosi al classicismo di Poussin, fornivano i parametri ufficiali della correttezza artistica e sostenevano il concetto che ogni aspetto della creazione artistica può essere ridotto a regole e precetti che possono essere insegnati.

Il trattato di Le Brun Charles

Il suo trattato illustrato Méthode pour apprendre à dessiner les passions… fu pubblicato postumo, nel 1698; qui, sempre seguendo le teorie di Poussin, egli puntava a codificare l’espressione visiva delle emozioni nella pittura. Il trattato venne pubblicato in più edizioni in Francia e tradotto in altre lingue e rimase un essenziale libro di testo per gli studenti d’arte sino al XIX secolo. A dispetto delle sue teorie classiciste, il talento di Le Brun emerge piuttosto negli effetti grandiosi e sfavillanti. Tra i suoi principali lavori per il re vi sono la decorazione della Galerie d’Apollon al Louvre (1663) e, a Versailles, della famosa Galleria degli specchi (1679-84) e della Grande scalinata (1671-78, distrutta nel 1752).

Il dominio artistico di Le Brun divenne talmente identificabile con il dispotismo politico di Luigi XIV che la sua fama postuma ne soffrì; egli però tornò in auge una seconda volta nel XX secolo, con la grande esposizione tenuta a Versailles nel 1963, una chiara dimostrazione della varietà e della qualità del suo lavoro. Oltre ad affermarsi come pittore decorativo, fu un raffinato ritrattista e un disegnatore molto prolifico.

Nascita: Parigi 1619;
Morte: Parigi 1690

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