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Le Carmelitane di Bernanos all’India

Roma, 13 gennaio 2006 – Un allestimento dal forte impatto pittorico, tutto giocato sui toni del bianco e nero – scene e costumi, il tutto amplificato visivamente da un grande schermo in perspex – è quello curato dal pittore-regista Gian Marco Montesano per Dei dialoghi delle carmelitane, pièce tratta da un’opera di Georges Bernanos, che segna la ripresa dell’attività al Teatro India di Roma (Sala A). Scritto nel 1948 e basato su un fatto realmente accaduto in Francia alla fine del XVIII secolo, il testo racconta la vicenda di un gruppo di suore condannate alla ghigliottina nell’infuocato clima rivoluzionario. Solo una giovane novizia, Blanche De La Force, sembra riuscire a scamparla, ma deciderà di consegnarsi volontariamente al boia, pur di condividere fino in fondo il martirio delle consorelle, finendo beata molti anni dopo su iniziativa di papa Pio X.
Più che il tema della fede e della compassione, Montesano dichiara di voler indagare con questo testo dell’autore del Diario di un curato di campagna il significato del sacrificio, il rapporto con la morte e l’effettivo (o non effettivo) sollievo che la fede può apportare a chi si trovi a fronteggiare una condanna senza appello. Temi che – purtroppo, vien da dire – rivestono tutt’oggi carattere di assoluta attualità. Ne sono interpreti Igea Sonni, Anna Paola Vellaccio, Giulia Basel, Rossella Mattioli, Emanuela D’Agostino, Filomena Di Zio, Maresa Guerra e Umberto Marchesani. Produce il Teatro Florian di Pescara. Dal 25 al 29 gennaio.
Nella foto, un momento dello spettacolo. Foto di Guido Laudani

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