Moda

Le Costantine, l’eccellenza Made in Italy fatta di sole donne

Le Costantine: la fondazione salentina che tramanda il suo sapere artigianale per “incoraggiare i giovani a rimanere nel loro Paese di origine con dignità e serenità”

Si parla di comunità e di persone. Di sapere e divulgazione. Abbiamo imparato a conoscere Le Costantine grazie alla collezione Dior Cruise 2021 presentata a Lecce lo scorso luglio 2020. Un’associazione che conserva una storia artigianale incomparabile, che vuole le donne al centro del sapere.

I punti del ricamo disegnati a matita

Madri, sorelle e figlie coraggiose, che hanno compreso l’importanza della valorizzazione territoriale e delle sue tradizioni. Carolina de Viti de Marco, (Casamassella, 15 agosto 1863) le sorelle Lucia (Maglie, 28 ottobre 1891) e Giulia Sturace (Maglie, 17 luglio 1895). E ancora, Harriett Lathrop Dunham (New York, 1869), sposa dell’economista Antonio de Viti de Marco e cognata di Carolina, e di Lucia de Viti de Marco sua figlia. Vite che si intrecciano e che arricchiscono il nostro sapere.

 Ex-mancipium a quote rosa; intelletto che culla, nella sua naca, sia “sapere antico sia modernismo”.

La storia de Le Costantine. La fondazione, nata nel 1892, centro di attività agricola, artigianale e pedagogica

Questa è una storia di altruismo. Di benevolenza nei confronti dei più. Donne e uomini e ancora famiglie in difficoltà, in una terra selvaggia; di ulivi e macchia mediterranea; di tabacco e grano. Sole arso, mare e vento di scirocco. Etta è una donna caritatevole, benestante.

Look Dior CRUISE 2021 realizzato da Le Costantine

A Casamassella ci arriva dal nuovo continente e rimane stupita dalla “penuria” (così come viene citato nel testo ufficiale de Le Costantine) del quale sono costretti a convivere gli abitanti del sud Salento. Così, riserva loro un loci nel quale protagonista diventa il corredo, la filatura e la tessitura. I ricami nel cerchio, quelli fatti a mano punto dopo punto: pregiati ed introvabili. La terra rossa e i suoi germogli. La famiglia e la cura alla sofferenza e alla povertà.

Piccole azioni di gentilezza

Piccoli atti d’amore

Rendi questa terra un paradiso

Come il paradiso di lassù

Questi sono i versetti, divenuti successivamente il motto della fondazione, scritti da Hariett (Etta), nel 1933.

Perché nasce la fondazione

Lucia de Viti de Marco e il suo cane Pippo

È Lucia de Viti de Marco a darne spiegazione:”secondo quegli ideali e quei valori ai quali voi credete e che la società moderna così sistematicamente rinnega […] La società moderna della tecnica, dell’industrializzazione nella forma più frenetica e violenta, riduce all’esasperazione, distrugge e annienta ogni sentimento umano!” Il testamento, nel suo prosieguo, chiarisce anche un altro punto fondamentale della Fondazione Le Costantine, la famiglia. “Voi che avete conosciuto però da bambini il significato del dolore e della sofferenza, cari ragazzi, siete qualificati meglio degli altri a venire in aiuto a questi bambini e procurar loro (a base e fondamenta di qualsiasi cura risanatrice) un ambiente umano ove possano sentirsi uniti e a casa loro come una grande famiglia… (mai un istituto) dove potranno vivere e godere, aiutati da Voi, una vita sana vicina alla natura, lontani dalla città, dalla crudeltà, e dagli orrori del così detto progresso e della robotizzazione degli animi.”

“Cantando e Amando”, il laboratorio di tessitura de Le Costantine

I vecchi telai a 4 licci

Nel 2002, presso la tenuta, viene fondato il laboratorio di tessitura “Cantando e Amando” che produce manufatti tessili su antichi telai in legno a 4 licci. Le donne che vi lavorano, giovani e non, tessano secondo tradizione, con tecniche risalenti a centinaia di anni fa.

Le artigiane lavorano, manualmente, filati pregiati come seta, cachemire, lana e lino (tra i clienti, Loro Piana e anche Dior per la collezione Cruise 2021 grazie a Maria Grazia Chiuri). Per le neofite, inoltre, è stato fondato un corso ad hoc che le avvicina alla riscoperta dell’heritage storico dei nostri artigiani.

 

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