Giornate FAI
Arte

Le Giornate FAI compiono Trenta Primavere

Sabato 26 e domenica 27 Marzo fa ritorno il più importante evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese: le Giornate FAI di Primavera.

Il prossimo weekend si potranno visitare, a contributo libero, più di 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città. Le Giornate si terranno nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie alla collaborazione dei volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutta Italia.

Le Giornate FAI di Primavera compiono trenta primavere ma con un retrogusto di amarezza per ciò che sta accadendo in Ucraina

Scoprire il proprio territorio

Ma in cosa consistono le Giornate FAI?

Il 26 e il 27 Marzo si apriranno ville e palazzi storici, aree archeologiche, chiese di grande valore architettonico o storico-artistico, esempi di archeologia industriale, castelli, biblioteche, collezioni d’arte e musei. Sarà possibile percorrere itinerari nei borghi alla scoperta di angoli meno noti del paesaggio italiano, dove si conservano tesori nascosti e si tramandano antiche tradizioni. Non mancheranno all’appello neanche le visite didattiche in parchi urbani, orti botanici, giardini storici e cortili, che nascono dall’impegno messo in campo dalla Fondazione per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”.

Il prossimo weekend, per i visitatori che aderiranno, sarà un momento per riconnettersi alla storia e cultura del nostro Paese, riscoprendo il territorio in cui vivono sotto una nuove luce.

Giornate FAI
Villa Medicea di Careggi

Gli infiniti siti da poter visitare

  • Il Casino dell’Aurora Ludovisi, contenente l’unico murale di Caravaggio;
  • Il ettecentesco Palazzo Corsini, sede dell’Accademia dei Lincei, a Roma;
  • L’imponente Palazzo Inps di Milano, costruito tra il 1929 e 1931 su progetto dell’architetto Marcello Piacentini, riaperto dopo una campagna di restauri nel 2021;
  • L’estroso Castello Mackenzie a Genova, firmato dall’architetto Gino Coppedè in stile neogotico e neorinascimentale;
  • La Farmacia di San Filippo Neri a Parma;
  • La Villa Medicea di Careggi a Firenze;
  • Il “bunkerino” nel Palazzo di Giustizia a Palermo, oggi museo dedicato alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
  • La Chiesa dei Santi Sergio e Bacco affacciata su piazza Madonna dei Monti a Roma, piccola e antica chiesa di rito ucraino-bizantino oggi sede dell’Esarcato Apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia.

Questa piccola lista racchiude solo una piccolissima parte di tutti i beni che il prossimo weekend apriranno le loro porte  grazie alle Giornate Fai di Primavera.

La vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino

Anche se le Giornate FAI sono solitamente motivo di festeggiamento e allegria, quest’anno le si vivrà con uno spirito diverso. Il FAI,  non dimenticando la guerra in Ucraina, vuol far concentrare i visitatori sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile.

Come istituzione della Repubblica, il FAI durante le Giornate esprimerà la sua vicinanza e solidarietà al popolo ucraino. I colori della bandiera ucraina saranno protagonisti di tutta la comunicazione e esposti all’interno dei Beni.

Volendo contribuire concretamente, una volta terminata la guerra, la Fondazione si impegna a finanziare, con 100 mila euro, il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino, individuata dall’Ambasciata Italiana in Ucraina, d’intesa con la chiesa Ucraina.

Giornate FA
Bandiera dell’Ucraina

Come partecipare alle Giornate FAI di Primavera?

Per poter partecipare alle Giornate FAI si consiglia di consultare il portale Giornate FAI per trovare i luoghi di interesse da voler visitare. La scheda di ogni luogo riporterà informazioni utili come orari, punto di ritrovo, indicazioni rispetto alla necessità o meno di prenotazione, oltre a informazioni storiche, artistiche e culturali del luogo stesso.

Per visitare i luoghi la prenotazione non è sempre necessaria, ma è vivamente consigliata, così da non perdere l’opportunità di visitare posti unici. La prenotazione avviene a fronte di un contributo minimo di 3€ che potrai donare con PayPal o Stripe, per il sostegno della Fondazione.

E’ inoltre consigliato rimanere sempre aggiornati, in quanto per ragioni indipendenti alla volontà degli organizzatori il programma di visita potrebbe cambiare.

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Editor: Marta Cinnadaio

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