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Le regole del nuovo DPCM Draghi: facciamo chiarezza

Le regole del nuovo DPCM stabilito dal governo Draghi: facciamo chiarezza su cosa si può fare e cosa no

Da questo sabato 6 marzo e con validità di un mese (fino al 6 aprile), entra in vigore il nuovo DPCM voluto dal neo Presidente del Consiglio Mario Draghi. Vediamo insieme quali sono le limitazioni e le aperture che ci aspettano per il prossimo mese, Pasqua compresa. Ed intanto le vaccinazioni vanno a rilento.

Per le attività di ristorazione c’è una spaccatura: bar e ristoranti chiusi in zona arancione e rossa, mentre in zona gialla apertura dalle 5 alle 18 (dopo le 18 vietato il consumo sul posto), con asporto fino alle 22 (questo punto valido per tutta Italia) e a ristorante un massimo di quattro persone per tavolo.

La nuova decisione arrivata subito dopo la nomina di Figliuolo a nuovo responsabile per l’emergenza Covid.

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Le regole del nuovo DPCM interessano soprattutto gli spostamenti: tra luoghi di vacanza e viaggi all’estero la regola è limitare i movimenti

Partiamo da un punto fisso: no agli spostamenti fra regioni a rischio e nelle zone rosse azzerati i movimenti. Fino al 27 marzo 2021 in tutta Italia è fatto divieto di entrata/uscita in regioni diverse da quelle di residenza/domicilio, salvo quelli motivati per esigenze lavorative o di salute. Il rientro a casa è sempre consentito ma se ci si trova in zona rossa non si deve uscire di casa, se non per le necessità sopracitate.

Chi torna dall’estero deve aver fatto il tampone molecolare (con risultato ovviamente negativo) entro massimo 48h prima della partenza. Osservati speciali saranno i turisti che vengono da Stati Uniti, Austria, Brasile, Regno Unito e Irlanda del Nord con obbligo di quarantena di due settimane.

Per ultima, la questione seconde case. Ci si può andare SOLO se in zona gialla o arancione e solo se disabitate: vi si può recare solo il nucleo convivente. Ovviamente sono escluse le zone rosse, per cui (lo ripetiamo) gli spostamenti sono azzerati.

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Le nuove regole del DPCM colpiscono ancora le attività motorie e di svago, ma c’è un’apertura per teatri e mostre

Una prima (piccola) apertura per tutte le attività culturali, troppo trascurate nell’ultimo anno. Ed era ora.

Nei cinema e teatri tornano gli spettacoli (a pubblico ridotto): in zona gialla dal 27 marzo si svolgeranno attività in sale cinematografiche e teatri con posti preassegnati e distanziamento interpersonale. Capienza massima autorizzata è il 25% per ogni ambiente ma con limiti: massimo 400 spettatori per spettacoli all’aperto, 200 per quelli al chiuso.

Stesso discorso per musei e gallerie, di cui si legge:

“In zona gialla sono aperti al pubblico i musei e gli altri istituti e luoghi della cultura dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi, a condizione che i suddetti luoghi, considerando le dimensioni e le caratteristiche, garantiscano una fruizione contingentata o comunque tale da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori rispettino la distanza di almeno un metro. Obbligatoria la prenotazione.”.

Infine sport e palestre. Sospese tutte le attività in palestre e piscine, mentre è consentita l’attività di base svolta all’aperto o presso circoli sportivi pubblici/privati ma nel rispetto del distanziamento e di evitare assembramenti. In zona arancione l’attività sportiva è consentita, rimanendo nei pressi le proprio domicilio e con obbligo di mascherina. In zona rossa resta tutto sospeso (anche se da soli e all’aperto).

 

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