Putin assassino
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Le sanzioni a Putin fanno male e aumentano la sua rabbia

Le sanzioni fanno male: Putin avverte i “vicini” di non introdurne ulteriori o la situazione potrebbe peggiorare

Le sanzioni a Putin fanno male. Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito coloro che si oppongono alle azioni di Mosca in Ucraina di “non esacerbare la situazione” imponendo ulteriori sanzioni al suo Paese.

Putin: «Le sanzioni non sono necessarie»

«Non abbiamo cattive intenzioni contro i nostri vicini», ha detto Putin durante una riunione del suo governo trasmessa da Rossiya 24, tv controllata dallo Stato, spiegando che il governo «non vede la necessità» che i Paesi vicini intraprendano ulteriori azioni che «peggiorino i nostri rapporti».

«Qualsiasi sarà lo sviluppo degli eventi, garantiremo condizioni dignitose di vita dei cittadini russi, con ininterrotte forniture di prodotti. L’abbiamo già dimostrato e siamo pronti a dimostrare per l’ennesima volta: se qualcuno non vuole collaborare con noi si danneggia da solo, anche se arrecherà certamente danni anche a noi. Ma noi saremo capaci di spostare un pochino a destra l’asse dei nostri interessi e acquisire competenze in più, come abbiamo già fatto per una serie di altri progetti. I compiti che affrontiamo saranno comunque risolti».

Afferma il presidente russo e continua:

«Vorrei ribadire quel che abbiamo sempre detto: non abbiamo alcuna intenzione maligna nei riguardi dei nostri vicini. E anche a loro consiglierei di non inasprire la situazione, di non introdurre nessuna limitazione o provocazione. Se faranno così, noi continueremo a rispettare i nostri impegni. Non vediamo alcuna necessità di peggiorare i nostri rapporti con le nazioni confinanti. Tutte le nostre iniziative sorgono sempre ed esclusivamente in risposta a certi atti non amichevoli e violenti nei nostri confronti. Penso che tutti dovremmo riflettere su come normalizzare i rapporti e collaborare normalmente, sviluppando normalmente le nostre relazioni internazionali».

Le sanzioni non hanno fermato il presidente russo

L’ondata di sanzioni imposte non ha finora fermato Vladimir Putin.

La preoccupazione principale e diffusa alla Casa Bianca è quella di aver messo all’angolo il presidente russo, spingendolo a scatenare, e, addirittura ad ampliare il conflitto.

Nei diversi incontri degli ultimi giorni nella Situation Room, il timore è emerso ripetutamente anche alla luce del fatto che Putin, secondo quanto riferito dall’intelligence, tende a raddoppiare gli sforzi e la rabbia quando si sente messo in un angolo.

Secondo quanto riporta il New York Times, fra le possibili reazioni del presidente russo ci potrebbe essere colpire indiscriminatamente le città ucraine, invadere con maggior forza nel tentativo di compensare gli errori iniziali, cyberattacchi diretti al sistema finanziario americano, ulteriori minacce nucleari e spingere la guerra al di là dei confini con l’Ucraina.

 

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