Dizionario Arte

Lendinara

Intarsiatori e pittori italiani. Dal capostipite Andrea Zanesin (documentato dal 1447) nascono Lorenzo (Lendinara 1425-Padova 1477) e Cristoforo (Lendinara 1426-Lendinara 1488), che lavorano affiancati da figli e nipoti. La bottega è ricordata per la realizzazione di tarsie prospettiche. Lorenzo e Cristoforo operano a Ferrara nel 1449 al tempo in cui affresca Piero della Francesca con il quale stringono amicizia; testimone del legame è Luca Pacioli che celebra Lorenzo quale esecutore di prospettive “alli tempi suoi supremo”. Fino al 1453, i due fratelli sono attivi con Arduino da Baiso a Belfiore nello studiolo di Borso d’Este. Dal 1462 al 1469 realizzano a Padova il coro della Basilica del Santo (distrutto nel 1749) e gli armadi della sacrestia. Nel 1469 i due fratelli si separano; Lorenzo opera nell’area veneta, eseguendo i dossali della sacrestia dei Frari a Venezia e il coro di Sant’Antonio in Polesine. Il figlio di Cristoforo, Bernardino, realizza le spalliere della sacrestia di Modena (1474) e gli stalli del Battistero di Parma (1489-1494), mentre il padre esegue il coro della cattedrale di Parma e le quattro tarsie con gli Evangelisti per il Duomo modenese (1477). Muore nel 1486, mentre è intento alla realizzazione del coro pisano. Nell’officina compaiono Luchino Bianchino che realizza i banconi della sacrestia dei Consorziati di Parma e Pietro Antonio degli Abati, cognato dei Lendinara, che lavora a Vicenza nel coro di Santa Maria di Monte Berico (1484) e a Padova a San Giovanni di Verdara. Va ricordato, inoltre, Gian Maria Platina, allievo dei Lendinara, attivo nel coro di Cremona (1483-1490). Nascita: XV ; Morte: XVI secolo

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