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L’Esorcista: indiscusso capolavoro cinematografico Internazionale 1973

L’Esorcista: indiscusso capolavoro cinematografico Internazionale

L’esorcista (The Exorcist) è un film horror del 1973 diretto da William Friedkin e tratto dall’omonimo romanzo di William Peter Blatty.

A 50 anni dall’uscita nelle sale cinematografiche, il film riesce ancora a far discutere i critici di tutto il mondo. l’Esorcista è stato un film diverso dai film horror contemporanei, ma ha presento uno stile più narrativo legato a temi forti come il demonio inteso come possessione psicologica e drammatica nelle persone normali e la successiva risoluzione della problematica. 

Bisogna considerare che questo tema che attualmente può sembrare banale, 50 anni fa era un tema che coinvolgeva tutte le idee religiose cattoliche e non. Per cui tutte le persone che andavano a vedere questo film erano molte coinvolte nella storia. Tanto che addirittura durante il film qualcuno sveniva facendosi coinvolgere in maniera totale nella narrazione. 

Gia Aristotele nella descrizione della tragedia greca parlava di Catarsi: coinvolgimento ed immedesimazione della storia narrata ed infine liberazione. 

Addiritura fino agli anni Novanta, L’esorcista fu censurato ritenendolo eccessivamente pericoloso per gli spettatori più suggestionabili.

L’esorcista ha ricevuto  ben 10 nomination all’ Oscar: per il miglior film, per la miglior sceneggiatura non originale, per il miglior sonoro etc…

La trama

Chris MacNeil (Ellen Burstyn), una giovane attrice divorziata, e la sua figlia dodicenne Regan (Linda Blair) si trasferiscono a Georgetown, capitale della Guyana, per le riprese di un nuovo film a cui la madre partecipa. 

La loro normale e serena routine famigliare viene improvvisamente stravolta da una serie strani fenomeni: il letto di Regan prende  a muoversi da solo, oggetti della casa che alterano la loro funzione, la bambina che inizia a dare segni di instabilità mentale e ad alterare il tono della voce.

Tanti specialisti chiamati a studiare la situazione non riescono nell’intento di aiutarla. 

Il Malessere della bambina sembra essere dovuto alla possessione del demonio.

Probabilmente si tratta del demone Pazuzu, maligno noto già nella mitologia assira e babilonese come il demone che porta la fame durante le stagioni secche e le locuste durante le stagioni delle piogge. 

L’unico modo per risolvere il grave problema rimane quello di sottoporre la bambina all’intervento di un esorcista di nome Lankester Merrin, (Max von Sydow).

Dopo vari interventi e veri propri lotte tra il sacerdote e il demonio entrato nel corpo della bambina, il prete riesce ad avere la meglio e finalmente riportare ad una vita serena la piccola e sua madre. 

PARTICOLARITA’ E CURIUSTA’ DELLA STORIA:

L’esorcismo, brevemente, è una pratica religiosa in cui un ministro del culto cattolico, ovvero un sacerdote, attraverso delle pratiche religiose cerca di liberare la vittima dal Demonio. Il soggetto in seguito alla possessione del demonio ripudia tutto ciò che è sacro con comportamenti blasfemi, tremori eccessivi agli arti e linguaggio articolato antico. 

Si suppone che la storia del film sia basato anche su fatti realmente accaduti. 

William Peter Blatty, lo sceneggiatore e autore dell’omonimo libro, viene a conoscenza della storia quando era uno studente universitario e si imbatte nell’articolo di un giornale della sua città nell’agosto del 1949 in cui si parla della storia di un ragazzo, il cui nome fittizio era Roland Doe che dopo la morte di una sua zia, molto religiosa, inizia a manifestare comportamenti aggressivi e a determinare fenomeni inspiegabili come ad esempio lo spostamento di alcuni oggetti. Egli tenta addirittura di mettersi in contatto con lei attraverso la tavola OuiJa, che era un metodo spiritualistico per contattare i morti. 

Il parapsicologo J.B. Rhine trascorse una notte con il ragazzo e dopo averlo studiato a fondo dal punto di vista psicologico consigliò alla famiglia di rivolgersi ad un prete cattolico. La famiglia decise di rivolgersi ad un esorcista, Padre Bowdern, il quale riuscì a liberare il ragazzo da un potenziale demone rischiando dopo varie sedute esorcistiche di rimanere gravemente ferito dal ragazzo.

Da quel momento, Roland ha iniziato a condurre una vita normale e scrisse a padre Bowdern ringraziandolo. Ha continuato a frequentare una scuola cattolica, diventando un cattolico. Si sposò ed ebbe tre figli.

Naturalmente alcuni critici dichiararono che il ragazzo fosse affetto solo da una patologia mentale.

Il set è realmente maledetto?

Si pensa che il set in cui è stato girato il film, l’Esorcista, fosse ritenuto “maledetto”. Sembra che dopo due giorni di ripresa avvenne un’incendio negli interni della casa dei protagonisti per un corto circuito, causando oltre 200.000 dollari di danni. l’unica parte a salvarsi dalle fiamme fu la camera da letto di Regan. Linda Blair in un’intervista a Fox News tuttavia negò l’accaduto.  

Dobbiamo ricordare tuttavia che durante il periodo delle riprese del film nove persone tutte legate direttamente o indirettamente al film morirono in circostanze misteriose. 

La celebre locandina dove si vede padre Merrin che arriva a casa di Regan poco dopo essere sceso dal taxi, è ispirata al dipinto “L’Empire des lumières” di René Magritte.

All’epoca delle riprese Max Von Sydow aveva 44 anni. Per farlo apparire più vecchio di almeno 20 anni fu sottoposto a un make-up di tre ore davvero all’avanguardia per l’epoca.

L’esorcista rimane comunque un classico senza tempo. 

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