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Arte,  Mostra

Lia Pasqualino in mostra al Museo di Capodimonte di Napoli

“Il tempo dell’attesa” di Lia Pasqualino: 100 fotografie in mostra al Museo di Capodimonte di Napoli

Lia Pasqualino sarà in mostra al Museo di Capodimonte di Napoli fino all’11 luglio con “Il tempo dell’attesa”. L’esibizione raccoglie circa 100 fotografie per raccontare gli oltre trent’anni di attività della fotografa palermitana, allieva di Letizia Battaglia e nipote della pittrice Lia Pasqualino Noto.

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Lia Pasqualino, Roberto Saviano, Princeton 2014

Il Museo di Capodimonte di Napoli ospita “Il tempo dell’attesa” di Lia Pasqualino

Artistiscrittoriregistimusicistifotografe e fotografiattrici e attoriil set di un film, ma anche momenti di vita quotidiana a Palermo: questi i soggetti dei ritratti di Lia Pasqualino.

Curata da Giovanna Calvenzi, questa antologica si apre all’interno del programma di Campania Teatro Festival, diretto da Ruggero Cappuccio. Attraverso le 100 fotografie in mostra si ripercorrono le fasi salienti della continua ricerca di Lia Pasqualino, dalla metà degli anni ‘80 fino ad oggi. Partendo dal reportage si arriva agli scatti di scena, quando gli insegnamenti di Letizia Battaglia la consacrano definitivamente alla fotografia.

“Per questa mostra – racconta Lia Pasqualino – ho scelto il tema dei ritratti, che è l’aspetto che maggiormente sento mio nelle fotografie. A posteriori posso dire che ho sempre cercato di fotografare persone che non si lasciano afferrare del tutto, e che cercano di proteggere una parte di sé. Fotografarli è un modo per dare evidenza a questo qualcosa, lasciando una traccia del loro mistero”.

Sposata con il regista Roberto Andò, con cui vive a Napoli, Lia Pasqualino frequenta inevitabilmente il mondo del cinema e ne immortala i protagonisti. Ma afferma: “Non ho nessuna predisposizione a fare teoria sul lavoro che faccio. Fotografo artisti, scrittori, registi, fotografi, attori perché fanno parte del mondo in cui vivo, sono gli amici con i quali condivido occasioni di vita”.

Con la sua arte, la fotografa palermitana vuole ritrarre la verità dell’umanità che incontra nei momenti di vita quotidiana. Infatti, non fotografa solo artisti ma anche gli abitanti di Palermo: i suoi ritratti possono avere come soggetto ad esempio un gesto di un ragazzo per strada o i volti degli ospiti dell’Ospedale psichiatrico.

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Lia Pasqualino, Ospedale Psichiatrico, Palermo 1986

Per info e biglietti visitate il sito: capodimonte.cultura.gov.it

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