Dizionario Arte

Limbourg

Miniatori neerlandesi, i fratelli Herman, Jean e Pol (Paul) de Limbourg, morirono tutti nel 1416, forse vittime della peste o di un’altra epidemia. Pol fu probabilmente il responsabile del laboratorio ma è impossibile distinguere la sua mano da quella dei fratelli. I Limbourg venivano da Nimega ed erano nipoti di Jean Malouel. Nel 1402 Jean e Pol erano al servizio di Filippo il Temerario, duca di Borgogna, e alla morte di questi tutti e tre i fratelli lavorarono per suo fratello Jean, duca di Berry (1340-1416), restando con lui sino alla morte e mantenendo una posizione privilegiata all’interno della corte, che si trasferiva attraverso la Francia, da una magnifica residenza all’altra. Il duca fu uno dei più stravaganti mecenati e collezionisti nella storia dell’arte e i Limbourg miniarono due manoscritti per la sua celebre biblioteca: le Belles Heures (1408 ca, Metropolitan Museum, New York) e le Très riches heures (Musée Condé, Chantilly), iniziato nel 1413 circa e rimasto incompiuto alla morte dei fratelli (fu completato dal miniatore francese Jean Colombe settant’anni più tardi). Le Très riches heures (vedi libro d’ore) è universalmente considerato uno dei supremi capolavori fra i manoscritti miniati nonché l’archetipo del gotico internazionale. La sua caratteristica più bella e originale è la serie di dodici illustrazioni dei mesi a piena pagina (fu la prima volta che si trattò tanto lussuosamente un tema di calendario), ricche di splendidi ornamenti e con incantevoli dettagli naturalistici. Le miniature sono notevoli, inoltre, per la maestria nel rendere lo spazio, cosa che fa decisamente credere che uno o più d’uno dei fratelli avesse visitato l’Italia. Queste miniature, infine, hanno un ruolo importante nello sviluppo della tradizione nord-europea del paesaggio e della pittura di genere.

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