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L’Italia verso lo scenario 4: è rischio lockdown

Gli esperti affermano che l’Italia si sta dirigendo verso lo scenario 4: è rischio lockdown

Scenario 4 – Lockdown Italia 

9 novembre. È questa la data limite che il premier Conte ha definito. Infatti il Governo, assieme agli esperti della comunità scientifica, sta seriamente valutando l’opzione di un nuovo lockdown. L’indice Rt è salito sopra l’1.5, valore che ha allarmato ancora di più i vertici politici e sanitari. Gli ospedali sono in affanno, il personale medico chiede aiuto, la situazione inizia a diventare ingestibile.

 

Quali saranno i prossimi passi del Governo?

Sembra che il Governo si sta preparando ad una chiusura totale, in maniera graduale. Ci stiamo dirigendo verso lo scenario 4, il più grave previsto dall’Istituto Superiore di Sanità. Per questo motivo, se entro la prossima settimana non giungeranno numeri e dati confortanti, il premier Conte procederà con un nuovo Dpcm.

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Se ci sarà un lockdown, non sarà come quello di marzo. L’idea è quella di una chiusura più “leggera”, come in Germania, dove Angela Merkel ha adottato delle misure molto più restrittive, ma senza arrivare al lockdown totale.

L’allarme scatta soprattutto nelle cinque regioni più colpite da questa seconda ondata: Lombardia, Campania, Liguria, Lazio e Valle d’Aosta. Qui, in alcuni casi, l’indice Rt è salito addirittura sopra il 2.

Milano è sorvegliata speciale. La città metropolitana lombarda infatti, resta senza dubbio la più colpita d’Italia; i contagi superano i 3mila casi al giorno.

 

Cosa si intende per “lockdown leggero”?

L’idea è quella di non fermare totalmente il lavoro e la scuola, ma di azzerare la vita sociale, così da limitare le occasioni di contagio. Infatti, sembra che potrebbero restare aperte solo scuole (elementari e medie), aziende, fabbriche, uffici.
L’ipotesi prevede la chiusura dei negozi, tranne quelli di generi alimentari.
Sembra che, nell’eventualità di un lockdown, tornerà il divieto di spostamento tra comuni e regioni.

Napoli e Milano, le due grandi città più colpite, potrebbero essere soggette a misure ancora più restrittive.

 

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