lo schiaccianoci
Danza,  Teatro

Lo Schiaccianoci debuttava il 18 dicembre 1892

Lo Schiaccianoci, uno dei balletti più famosi al mondo, debuttava il 18 dicembre 1892 a San Pietroburgo. La collaborazione tra Petipa e Čajkovskij che ha creato un nuovo canone per il Natale

Il 18 dicembre 1892 debuttava al teatro Marijnskij di San Pietroburgo uno dei balletti più famosi al mondo, Lo Schiaccianoci. Sulle musiche di Pёtr Čajkovskij, il coreografo francese Marius Petipa portò alla vita la fiaba di E.T.A. Hoffmann in quello che sarebbe diventato un caposaldo del periodo natalizio.

Petipa e Čajkovskij, una collaborazione più che fortunata

La collaborazione tra Petipa e Čajkovskij era nata qualche anno prima, durante la realizzazione de La Bella Addormentata. Questo connubio artistico parve sanare il dissidio che vi era tra musica e danza su quale fosse l’elemento più importante, poiché nelle loro opere entrambe avevano lo stesso peso. La collaborazione durò fino al 1893, anno della morte del compositore. Insieme hanno prodotto la trilogia più famosa e fortunata della fine dell’Ottocento: La Bella Addormentata, Lo Schiaccianoci e Il Lago dei Cigni. Quest’ultimo fu allestito come omaggio alla memoria di Čajkovskij, poiché venne portato in scena nel 1894.

Lo Schiaccianoci, secondo capitolo della trilogia, non ebbe però il successo sperato al momento della sua esecuzione. I “ballettomani” ritenevano infatti che la parte riservata alla virtuosa Antonella Dell’Era, interprete della Fata Confetto, fosse stata gravemente sacrificata. Il compositore imputò lo scarso successo dell’opera proprio a lei, perché era dell’avviso che non fosse stata in grado di rendere l’impressione richiesta dal personaggio e dalla vicenda.

lo schiaccianoci

La storia racconta la vicenda di Clara, ragazzina che riceve a Natale uno schiaccianoci a forma di soldato dal signor Drosselmeyer. Fritz, il fratellino della protagonista, lo rompe inavvertitamente e riparato da Drosselmeyer. Poco dopo essersi addormentata, Clara diventerà protagonista, assieme allo schiaccianoci, di un sogno fantastico. Assisterà quindi alla battaglia fra un esercito di topi e i suoi giocattoli. Questi ultimi, animati grazie alla magia, soccomberanno con l’eccezione dello schiaccianoci. Nel secondo atto, l’aiuto di Drosselmeyer permette di scacciare i topi e anche il re dei topi viene sconfitto. Comincia quindi il divertissement, con lo schiaccianoci che si trasforma in un bellissimo principe. Con lui, Clara vivrà quindi un’avventura romantica tra fiocchi di neve, alberi di Natale e confetti.

Un ballet-feriée amato ancora oggi

Ballet-feriée in due atti, Petipa si appoggiò al poeta Vsevoložskij (già autore del soggetto de La Bella Addormentata) per la rielaborazione del racconto di E.T.A. Hoffmann, Lo schiaccianoci e il re dei topi. Il coreografo riuscì quindi nella difficile impresa di trasformare in danze e scene una materia non facilmente adattabile ad un balletto. Tuttavia, studi successivi hanno dimostrato che in realtà il vero autore della coreografia fu Lev Ivanov. Stretto collaboratore di Petipa, Ivanov lo aveva sostituito durante un lungo periodo di malattia. A lui sono quindi attribuibili momenti di reale inventiva e arte suggestiva, come il capolavoro del Valzer dei fiocchi di neve del II atto. I contemporanei giudicarono questo numero tuttavia come troppo limitante a causa della presenza di numerosi allievi della scuola.

L’abilità di Petipa – o di Ivanov – assieme all’aiuto del creativo Vsevoložskij ha comunque portato alla creazione di una fiaba per i bambini della corte imperiale di Alessandro III. Anche lo zar apprezzò particolarmente il balletto, soprattutto per l’atmosfera inquietante di ambiguità, che era tutta giocata sul bordo tra fantasia e realtà. Ancora oggi Lo Schiaccianoci è una fiaba di Natale molto diffusa e apprezzata, sia dai bambini che dagli adulti, tanto che la si ritrova anche come base per diverse tesine e dissertazioni.

Lo Schiaccianoci oggi, tra film e streaming

Sono poi innumerevoli le reinterpretazioni, dai cartoni animati (il corto di Topolino del 1999) ai film (Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni, film del 2018) che riportano le musiche di Čajkovskij. Numerose anche le riproposizioni live nei teatri di tutto il mondo, sempre nel periodo di Natale, e le seguenti registrazioni. Sono inoltre disponibili alla visione diverse trasposizioni in streaming, da YouTube a Raiplay. Quest’ultima piattaforma propone due diverse versioni del balletto: la prima è del 1978 con scena e coreografia di Joseph Lazzini, mentre la seconda è del 1967 e vede Carla Fracci nei panni della protagonista Clara.

 

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