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Lo scudetto degli ultimi: gli eroi del 3° titolo a Napoli

Il 3° titolo del Napoli può essere considerato anche come “lo scudetto degli ultimi”. Da Meret a Kvaratskhelia, molti sono i giocatori che provengono da situazioni fallimentari precedenti. La voglia di riscatto da parte di molti componenti del Napoli neo-campione d’Italia ha indubbiamente svolto da amalgama per una vittoria tutt’altro che scontata ai nastri di partenza di questa stagione. Ecco i protagonisti di questo successo sportivo atteso da oltre trent’anni.

Lo scudetto degli ultimi: chi sono i protagonisti del 3° tricolore

Il terzo campionato conquistato dal Napoli si può ritenere una sorta di “scudetto degli ultimi”. Perché ultimi? Perché si tratta di un gruppo di persone aventi in comune diverse esperienze “fallimentari” o comunque momenti di scarsi successi. Senza contare le situazioni sociali dalle quali alcuni provenivano (in particolar modo i calciatori extra-europei), il senso di rivalsa li ha spinti a compiere un capolavoro calcistico sottovalutato da gran parte della stampa sportiva. Ecco alcuni dei protagonisti dello “scudetto degli ultimi”:

  • Alex Meret: il portiere titolare di quest’anno ha finalmente trovato il suo spazio. Dopo l’esperienza poco gratificante con l’Udinese (dove è nato e cresciuto) si prende una rivincita contro chi non aveva creduto in lui. E il pareggio dal sapore di vittoria proprio nella “sua” Udine di ieri sera vale doppiamente;
  • Giovanni Di Lorenzo: capitano della stagione corrente. ha ereditato una fascia scottante che per diversi anni è appartenuta a Lorenzo Insigne, lo “scugnizzo” per eccellenza. Anche il terzino destro non veniva da momenti idilliaci: rimasto senza squadra a seguito del default della Reggina nel 2017, passa al Matera in Serie C. Dopo l’esperienza con l’Empoli, terminata con la retrocessione all’ultima giornata nel 2019, approda al Napoli. La bravura dimostrata gli vale anche la convocazione in Nazionale maggiore, con la quale vince l’Europeo 2021.
  • Amir Rrahmani. Consacratosi definitivamente nel corso dell’annata, scappa in Irlanda assieme alla famiglia in quanto profughi kosovari fuggiti a seguito della guerra del 1998-99. Dopo diverse esperienze nei Balcani, la visibilità all’Hellas Verona lo porta nel 2020 a Castelvolturno, dove assieme a Kim diventa il leader della difesa partenopea.

Napoli, gli altri protagonisti dello scudetto degli ultimi: Anguissa, Lobotka e Zielinski

Non sono solo Meret, Di Lorenzo e Rrahmani gli eroi del terzo titolo del Napoli. Anche alcune componenti del centrocampo e dell’attacco possono annoverarsi nello “scudetto degli ultimi”:

  • Frank Zampo Anguissa: il centrocampista camerunense, arrivato in città lo scorso anno dopo diverse esperienze sia in Ligue1 che in Premier League. La sua vera gavetta però è stata la strada: da bambino, infatti, giocava a calcio con gli amici del poverissimo quartiere della capitale Yaoundé cui porta il nome (Anguissa) con tutto ciò che potesse rotolare.
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Frank Zambo Anguissa, uno dei protagonisti di quello che si può definire “lo scudetto degli ultimi”
  • Stanislav Lobotka. Il brutto anatroccolo poco considerato da Gattuso, sotto la guida di Luciano Spalletti è diventato il metronomo del gioco. Un elemento a suo favore è stata inoltre una dieta personalizzata che gli ha permesso di migliorare le proprie performances oltre a perdere del peso in eccesso;
  • Piotr Zielinski. Pur essendo un giocatore abbastanza “anziano” al Napoli (è in rosa dal 2016), ha potuto esprimersi al meglio in due anni di panchina Spalletti. Non solo calciatore, ma anche benefattore. Nella città d’origine Zabkowice, infatti, è presidente di una onlus chiamata “Peter Pan”, impegnata nell’assistenza di bambini orfani e in gravi situazioni familiari. E quali bambini sono più ultimi se non quelli che Zielinski s’impegna ad accudire e dar loro un futuro migliore?

Lo scudetto degli ultimi: l’attacco vincente del 2022/23

Il campionato vinto dal Napoli nel 2022/23 ha nell’attacco il punto nevralgico di una stagione a dir poco capolavoro. Lo 2scudetto degli ultimi” è anche e soprattutto merito del trio di attaccanti Kvaratskhelia-Osimhen-Politano. Chi sono davvero le tre punte protagoniste del terzo titolo dei partenopei?

  • Victor Osimhen: cresciuto nella Nigeria, si trasferisce appena maggiorenne in Germania al Wolfsburg. Il primo “lampo” di visibilità però avviene un poco prima, con i Mondiali U17 dove si fa notare come il miglior giocatore della categoria. L’infortunio rimediata nella passata stagione contro l’Inter lo ha reso indirettamente una “stella” per i tifosi. La mascherina protettiva che indossa nelle partite è ora uno status symbol inconfondibile;

  • Kvicha Kvaratskhelia. Arrivato dal Rubin Kazan e per di più sconosciuto ai più, subito instaura un legame viscerale con i tifosi partenopei. E’ lui il primo della rosa a “prestare” il suo nome al primo neonato napoletano in questa annata. I georgiani lo hanno elevato a loro beniamino, come condottiero nei confronti di un Paese occupato per il 20% dal 2008 dallo scomodo vicino russo. Non a caso, alcuni lo hanno soprannominato con la crasi “Kvaradona”.
  • Hirving Lozano. Cresciuto nel Pachuca, presto si fece soprannominare “Chucky” (come la terrificante bambola assassina). A differenza dell’infelice protagonista, però, Lozano o Chucky fa “strage” di goal ed oggi rientra a pieno merito nel club dello “scudetto degli ultimi”.
  • Luciano Spalletti. Il tecnico toscano è sì l’ultimo ma non l’ultimissimo. Dopo diverse volte in cui ha sfiorato il titolo (in particolar modo alla Roma), ora anch’egli può ritenersi soddisfatto. A Napoli, il Vate di Certaldo ha trovato il suo spazio, facendosi riappagare nonostante l’età avanzata. A 64 anni, infatti, è l’allenatore più anziano a vincere un campionato per la prima volta.
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Luciano Spalletti, il leader dello “scudetto degli ultimi”

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