Arte: Longobardi un popolo che cambia la storia
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Longobardi: un popolo che cambia la storia fino al 25 marzo

Sarà il MANN ad ospitare questa mostra piuttosto “ambiziosa” ed itinerante sui Longobardi.

Itinerante perché questo evento non solo coinvolgerà le città italiane come Pavia che ha già esposto dal 1 settembre questa mostra nel suo Castello e ora Napoli. Ma includerà nel percorso espositivo anche il Museo Statale dell’Ermitage di San Pietroburgo a partire da aprile 2018.

FINO AL 25 MARZO I LONGOBARDI SARANNO IN MOSTRA A NAPOLI AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE

I Longobardi, un popolo che ha mediato le sorti di un territorio vasto che univa il Mediterraneo al Nord dell’Europa.

Una mostra dalla portata “epocale” con opere del tutto inedite con oltre 15 anni di studio nuovo sui reperti archeologici. Sono stati analizzati epigrafi, siti altomedievali e moltissimo altro materiale che è appartenuto ad un periodo molto affascinante e forse ancora poco noto.

Parliamo di una mostra con oltre 300 opere, con più di 80 i musei e gli enti prestatori e oltre 50 studiosi coinvolti nelle ricerche. 32 luoghi longobardi e siti archeologici, 58 apparati funerari integri, 17 video e istallazioni, 3 cripte pavesi e materiale di deposito al MANN.

La mostra è curata da Gian Pietro Brogiolo e Federico Marazzi con Ermanno Arslan, Carlo Bertelli, Caterina Giostra, Saverio Lomartire e Fabio Pagano.

Con la direzione scientifica di Susanna Zatti, Paolo Giulierini e Yuri Piotrovsky, tutti con l’intento comune di unificare e dare risalto al periodo che va dalla metà del VI secolo, dalla presenza gotica in Italia, alla fine del I millennio.

Tutto inizia nel 568 quando le truppe longobarde guidate da Alboino varcano le Alpi Giulie e approdano in Italia, la “terra di mezzo” tra i traffici del Mediterraneo e in Nord Europa.

Pavia, capitale del Regno longobardo, Napoli, città bizantina ma punto di riferimento economico e culturale del Ducato di Benevento. E’ così che nasce la stretta collaborazione tra le due città italiane alle quali si aggiunge l’internazionalità russa. A conferma del fatto che la miglior riuscita ideologica per un progetto espositivo storico è la vicinanza e l’unione culturale.

MANN Napoli: come arrivare

 

 

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