Arte: Luca Vitone Wunderkammer a Genova
Arte,  Mostra

Luca Vitone: wunderkammer a Genova fino al 31 marzo

E’ il Palazzo Ducale di Genova ad ospitare la mostra di Luca Vitone (1964), Wunderkammer, dove si esplora il concetto spazialista della sorpresa. La mostra genovese è un omaggio alla città che gli ha dato i natali, perché Vitone oggi vive e lavora a Berlino.

FINO AL 31 MARZO 2018 LUCA VITONE PRESENTA WUNDERKAMMER A GENOVA

Nel Pinksummer lo spazio si sottrae a se stesso, è semivuoto, ma proprio in questa “assenza” c’è il riconoscimento materico dell’artista. C’è una ricerca che spinge il pubblico a rintracciare lo stato emotivo dello stupore che può inondare la stanza di “ipotetica memoria”.

Spiega l’artista: «Il titolo della mostra è un escamotage per parlare di un apparente vuoto che riempie la galleria. Una wunderkammer è una stanza che trabocca di oggetti e le pareti della galleria saranno interamente occupate dalla polvere di Palazzo Ducale. Luogo centrale, millenario, che trasuda storia e memoria della città di Genova, dove, forse non a caso, risiede la galleria».

Comprendiamo quindi che wunderkammer è una idea, un concetto; l’arte è pensata “sotto forma di polvere”, sarà proprio questa a testimoniare il valore storico del luogo. Non più oggetti ma il visibile che diventa invisibile. E’ una sorta di riflessione molto ampia sulla fruibilità dell’arte, della serie: “vedo ma non guardo”.

Concetto provocatorio?

Si tende ad evidenziare come lo spazio abbia una storia, un vissuto e subisca l’aspetto temporale e dimensionale. Il fattore tempo è imprescindibile per tutto e per tutti perché è l’elemento che permette che le cose si compiano, arte inclusa.

Continua Vitone «La polvere è un elemento persistente che occupa lo spazio. Ogni volta che proviamo a eliminarla, poco dopo si deposita nello stesso posto da dove era stata tolta e lentamente si accumula. Diventa in questo modo metafora del tempo e dell’esistenza, la sua consistenza testimonia l’essenza di un luogo e di chi lo abita. Si tratta di un ritratto, un ritratto realista senza mediazioni. Il passaggio da polvere a pigmento non implica alcuna alterazione e l’immagine che ne esce rappresenta pertanto un momento reale, una frazione di tempo che racconta di un luogo e di chi lo agisce».

Passato e presente, azione e stasi, pieno e vuoto, vedo e non vedo sono opposti che si trascinano dietro un equilibrio latente e instabile. Arte concettuale con un pizzico di provocazione che inducono inesorabilmente a profonde riflessioni.

Pinksummer – Palazzo Ducale, Genova: come arrivare

 

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