Nuova offensiva su Kiev guerra verso il punto di non ritorno
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Lukashenko schiera le sue truppe al fianco di Putin: “È colpa dell’Occidente”

Lukashenko scende in campo con Putin, il conflitto si allarga

Durante un incontro al Cremlino, il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha dichiarato che sarà prossimamente inviata una task force a sostegno delle truppe di Putin nel conflitto in Ucraina.

La Bielorussia collabora all’attacco russo dall’inizio del conflitto. Ha infatti partecipato a diversi raid aerei, ma questa è la prima volta che Lukashenko invia militari sul territorio ucraino

Non si conosce ancora l’entità delle truppe, ma Lukashenko ha parlato di una task force «a livello regionale».  Il raduno di forze sarebbe cominciato già due giorni fa. Nell’incontro con Putin, Lukashenko avrebbe incolpato la NATO dell’aggravarsi delle tensioni, accusando le potenze occidentali di aver creato l’escalation, rendendo necessaria l’aumento delle forze in campo. In particolare, Lukashenko avrebbe affermato:

«L’Occidente vuole trascinare la Bielorussia in una guerra, e sta preparando una possibile invasione contro il nostro Paese, utilizzando anche armi nucleari»

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I possibili scenari dell’entrata in guerra della Bielorussia

Sarebbero tre i possibili scenari dell’entrata in guerra della Bielorussia.

Secondo una prima ipotesi, Lukashenko sarebbe entrato in guerra a causa delle pressioni di Putin, da cui dipende finanziariamente ed energeticamente. La Bielorussia entra dunque in guerra aprendo un nuovo fronte per impegnare l’Ucraina, costretta così a trasferire reparti.

Oppure la Bielorussia potrebbe schierare i suoi battaglioni alla frontiera solo per esercitare pressione, lasciando gli ucraini nell’attesa e nel dubbio. Kiev dovrebbe continuare  a preoccuparsi, dedicando reparti nel caso che la minaccia si palesi. Secondo l’esperto Franz-Stefan Gady, questo ruolo di diversivo avrebbe forse più impatto di un’azione reale.

Il terzo scenario vede la Bielorussia scendere in campo con un ruolo prettamente di supporto. Le truppe di Lukashenko si limiterebbero a fare da sponda all’armata russa, favorendo raid, logistica e qualsiasi cosa possa tornare utile, come ha fatto finora.

Nella giornata di oggi, 11 ottobre, avrà luogo il vertice G7 richiesto con urgenza dal cancelliere tedesco Olaf Scholz. All’incontro parteciperà anche il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. A fronte dell’ingresso della Bielorussia nel conflitto, l’UE dovrà ora valutare come supportare l’Ucraina nel conflitto, cercando di non far giungere all’escalation il punto di non ritorno.

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Credits foto di copertina: Aljazeera

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