L’UOMO VERSACE (E LA DONNA) P/E 2018 IN CINQUE PUNTI
L’Uomo Versace della collezione Primavera/Estate 2018 è energico e senza limiti. E omaggia Gianni a vent’anni dalla sua scomparsa
Un grande ritorno al passato. L’Uomo Versace -ma anche la donna in passerella per una capsule collection- è un omaggio allo stilista Gianni Versace scomparso a Miami 20 anni fa. A volerlo Donatella che per questa Milano Fashion Week oltre a scegliere di tornare a casa, lì in Via Gesù dove fino al 2003 aveva sede il quartier generale della maison italiana, ha voluto far rivivere le barocche stampe iconiche. Oggi più che mai, oggi che i Millennials si vestono osservando Instagram (dove la casa di moda è ovviamente presente con milioni di follower) e vogliono conoscere anche chi ha fatto la storia. Oltre alle nuove collezioni come questa appena presentata.
Il gessato remixato
Le righe verticali tornano prepotenti in passerella. Ma non si limitano a essere presenti solo in giacche e pantaloni, si imprimono nelle camicie dalle spalle potenti, nei cappotti e nei bermuda. Perché l’Uomo Versace sia forte come Al Pacino in Scarface.
Sportivo sì ma stiloso
Anche la comodità deve avere il suo stile, lo ha capito bene Donatella Versace che veste il suo uomo di tute morbide rosa, oro e azzurro con pantaloni morbidi e felpe con la zip. Un nuovo abito da indossare sorseggiando qualche drink per liberarsi da schemi prefissati come voleva il Futurismo.
Gli accessori
Si parte con il Manifesto Edition e l’Aion, i due nuovi orologi della collezione Primavera/Estate: il primo con un quadrante pied-de-poule, il secondo con indicatori esagonali. Poi le sneakers con la Medusa sul tallone e le pantofole con l’effige della”Corona” ricamata. Infine borse e pochette in pelle dalle diverse tonalità e zaini in tessuto dalle più variegate fantasie.
La collezione donna
Un po’ suora e un po’ femme fatale, così si presenta la Donna Versace. Abiti corti e ampie scollature, ma anche colletti chiusi fino all’ultimo bottone, talvolta con cravatta. Tailleur in seta con stampe di meduse e camicie simili a vestaglie che lasciano la gamba molto, o poco, scoperta a seconda del modello.
L’omaggio a Gianni
La famiglia, e l’intimità, sono al centro dei pensieri della stilista milanese. Uomo e donna che sia per questa collezione la voglia è stata di rendere omaggio al fratello riportandolo (quasi) in vita. Come? Con quelle stampe che hanno fatto conoscere il marchio italiano in tutto il mondo. “L’Angelo” fa la sua comparsa nel bomber trapuntato in stile motociclista, mentre i disegni “Balletto” si imprimono sulle stoffe leggere. Poi c’è la “Corona” anche in versione gioiello e su giacche e maglie.
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