Arte: Uomo vitruviano in prestito al Louvre
Arte

L’uomo vitruviano in viaggio verso il Louvre

È di questa mattina la notizia ufficiale diffusa dal MiBACT: l’Uomo Vitruviano andrà in prestito al Louvre.

Dopo un periodo di incertezze e polemiche, il Louvre potrà esporre l’Uomo Vitruviano nelle proprie sale, a partire dal 24 ottobre 2019. In occasione della Mostra per i 500 anni dalla scomparsa di Leonardo da Vinci, il grande museo parigino avrà in prestito l’opera per sole 8 settimane.

Uomo Vitruviano

Il disegno forse più conosciuto al mondo era stato al centro di dibattiti nei due anni passati. Inizialmente, ai musei italiani erano arrivate richieste di prestiti per ben 27 opere, da parte del Louvre.

L’allora Governo Gentiloni, con Franceschini ministro dei Beni Culturali, aveva infatti avviato un accordo che facilitasse i prestiti di opere tra Francia e Italia. Con il governo giallo verde, le trattative avevano preso un corso diverso.

Il ritorno di Franceschini ha dato nuovo vigore al dibattito e alla collaborazione museale, affidando però l’ultima parola alle volontà dei Direttori dei Musei.

Questa mattina Giulio Manieri Elia – Direttore della Galleria dell’Accademia di Venezia – ha autorizzato il prestito di soli due mesi, del famoso disegno. Il Ministro ha potuto quindi firmare il memorandum di partenariato tra Italia e Francia.

Il Museo del Louvre, Parigi

Se il Louvre ci chiede in prestito l’Uomo Vitruviano, Roma accoglierà alcune opere di Raffaello, custodite nel museo parigino, in occasione di una importante mostra sull’artista rinascimentale, prevista per marzo 2020.

QUALCHE ACCENNO ALL’OPERA

L’Uomo Vitruviano è considerato uno dei simboli del Rinascimento. Realizzato da Leonardo da Vinci, attorno al 1490, raffigura un uomo inscritto in un quadrato e in un cerchio. L’opera leonardesca si ispira ai canoni di armonia e proporzione spiegati da Vitruvio nel suo De Architectura.

Ma il genio fiorentino non si limita a riportare meccanicamente sul foglio le indicazioni del teorico del I secolo a.C. Il canone vitruviano è infatti rielaborato secondo un’attenta osservazione empirica, metodo tanto caro a Leonardo. Lo studio dell’anatomia e delle proporzioni produce senza dubbio una delle opere più complesse ed esatte della storia dell’arte.

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