Premio moda Karl Lagerfeld
Moda

LVMH ISTITUISCE IL PREMIO MODA KARL LAGERFELD

È dedicato ai giovani designer il premio moda Karl Lagerfeld istituito da LVMH

Il 4 settembre 2019, LVMH premierà un giovane talento della moda internazionale con il premio moda Karl Lagerfeld.

Il colosso della moda francese dedica al Kaiser della moda, scomparso il 19 febbraio 2019 (qui la notizia) LVMH Prize, giunto ormai alla sua sesta edizione.

Ai microfoni della rivista americana WWD, Delphine Arnault, direttore e vicepresidente di Louis Vuitton, dichiara: “Karl Lagerfeld, direttore creativo di Maison Fendi dal 1965, è stato coinvolto nel premio sin dal suo lancio. Si è impegnato a fondo fin dal suo primo giorno, donandoci con il suo entusiasmo e la sua energia, condividendo con tutti, membri della giuria e candidati, la sua cultura e la sua passione per la moda. Avremo sempre a cuore quei momenti preziosi“.

LVMH Prize 2019 i finalisti
I finalisti de LVMH Prize 2019

Parole di elogio, quelle di Arnault, che conclude descrivendo il progetto: “Perpetua la vicinanza che abbiamo sviluppato negli anni ed è un omaggio ad un genio creativo unico, alla sua capacità di trasformare Parigi nella capitale della moda nel mondo“.

La giuria di quest’anno è composta da JW AndersonKris van AsscheMaria Grazia ChiuriNicholas GhesquièreMarc JacobsHumberto Leon e Carol LimClare Waight KellerDelphine ArnaultJean-Paul ClaverieSidney Toledano.

A contendersi il premio moda Karl Lagerfeld: Anrealage; Bethany Williams; Bode; Hed Mayner; Kenneth Ize; Phipps; Stephan Cooke; Thebe Magugu.

In questo articolo troverai la storia di ogni singolo candidato alla vittoria del premio.

Al vincitore verrà consegnata una cifra di 300.000 euro e un anno di coaching all’interno del gruppo LVMH.

Scopri la biografia del Kaiser consultando il Dizionario della Moda di MAM-e.it

Quando arriva nella Parigi anni ’50, non ancora quindicenne, per finire gli studi secondari, non sa ancora da quale arte sarà prescelto: vorace e onnivoro, nutre una crescente passione per il ‘700, per l’eclettismo e cosmopolitismo di quel Grand Siècle. Il gusto innato per il futile e l’effimero e la sua perizia nel disegno lo predestinano alla moda: sedicenne vince il primo premio, ex aequo con Yves Saint-Laurent, del concorso bandito dal Segretariato Internazionale della Lana ed è chiamato da Pierre Balmain a lavorare nel suo atelier di haute couture. Nel 1958, si trasferisce alla Maison Patou per completare la sua esperienza nel campo dell’alta moda.”

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