made in italy 2
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Made in Italy 2: la seconda stagione si farà?

Made in Italy 2, si farà la seconda stagione? Le anticipazioni del prossimo capitolo della storia di Irene e una piccola recensione

Made in Italy 2

Made in Italy è andato in onda per l’ultima puntata ieri sera, 3 febbraio, su Canale 5. Il finale, già disponibile su Amazon Prime Video, lascerà il pubblico e la stessa Irene sulle spine. Si tratta infatti di un vero e proprio finale aperto, che lascia i fan a chiedersi: ci sarà una seconda stagione?

Made in Italy 2: si farà?

Made in Italy termina con il direttore, Frattini, che muore di un male incurabile e lascia la direzione del giornale a Irene. Rita invece ha deciso di andare a Parigi assieme al figlio per proteggerlo. Ma cosa ne sarà quindi di Appeal? Riuscirà Irene a gestire la rivista basandosi sul suo talento naturale? E Monica sarà in grado di adattarsi alla vita di coppia, senza poter più cambiare continuamente ragazzi? Sono queste le domande che l’ultima puntata lascia allo spettatore.

Sarà quindi possibile vedere un “Made in Italy 2” prossimamente? Secondo Camilla Nesbitt, creatrice e produttrice, è molto probabile. “Siamo pronti a continuare la storia della moda italiana e dei nostri protagonisti in una nuova stagione di Made in Italy”. È infatti sicura che il pubblico sia in grado di sentire la passione che hanno per il progetto. Suo marito, Pietro Valsecchi, co-produttore della serie, ha inoltre confermato che erano già al lavoro per sviluppare le idee e la sceneggiatura della prossima stagione fin da prima della messa in onda su Canale 5. Greta Ferro e Andrea Bosca, interpreti rispettivamente di Irene Mastrangelo e Davide Frangi, hanno inoltre detto che a loro farebbe molto piacere tornare a vestire i panni dei loro personaggi.

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Il cast

Ma di cosa potrebbe parlare un’ipotetica seconda stagione? Di sicuro Irene sarà ancora protagonista. Dopo aver ricevuto in eredità la rivista ed aver scoperto di essere incinta, sarà sempre più difficile bilanciare la vita professionale e quella personale. Inoltre il padre del bambino è Davide Frangi, l’affascinante imprenditore tessile sposato. Se Irene deciderà di proseguire con la gravidanza, sarà inoltre probabile vedere gli screzi che si creeranno tra lei e i coniugi Frangi. E chissà se basteranno le idee geniali di Irene a salvare Appeal e non farsi battere da Fascino, la rivista fondata da Nava e Ludovica.

È inoltre probabile che il ruolo di Rita Pasini, interpretata da Margherita Buy, sarà di molto ridimensionato, per lo meno all’interno della rivista. La redattrice ha infatti deciso di abbandonare Milano per portare suo figlio a Parigi, dopo i problemi che il ragazzo ha avuto a causa del movimento studentesco in cui era entrato. Potrebbe tuttavia decidere di aiutare lo stesso Irene dalla capitale francese, magari dandole nuove idee e tenendola aggiornata sulla moda dei loro competitor.

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E cosa ne sarà di Monica e Filippo? La ragazza ha ricevuto una richiesta di matrimonio, che ha accettato. Riuscirà ad adattarsi alla vita matrimoniale e alla monogamia? Invece il povero Filippo, dopo aver perso il suo fidanzato, potrebbe avere la possibilità di tornare ad essere felice.

Si tratta ovviamente solo di supposizioni e ipotesi, poiché ancora non ci sono anticipazioni reali né indiscrezioni. Non ci resta allora che aspettare.

Made in Italy: la recensione

Nonostante le diverse critiche che ha ricevuto da parte degli appassionati di moda, Made in Italy rimane lo stesso una serie tv che è in grado di avvicinare dei profani a questo mondo affascinante e glamour. L’inserimento di piccole biografie dei grandi stilisti è poi utile a chi non li conosce per avere un’idea migliore di come sono arrivati alla grandezza. È vero che sono affrontati in maniera superficiale, poco approfondita, ma in fin dei conti non si tratta di puntate monografiche e la carriera e la vita degli stilisti non è comunque l’argomento principale.

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Si tratta di una serie molto godibile, con una storia di base comune ma sempre capace di conquistare il pubblico. Inoltre, l’inserimento di temi forti come l’uso di droghe, l’importanza dei sindacati e i movimenti studenteschi, riescono a dare una forza maggiore ad un intreccio convenzionale. Anche i personaggi sono molto umani e realistici, come delle persone che si potrebbero incontrare davvero per le strade di Milano. È quindi una serie che è in grado di coinvolgere un pubblico molto ampio, e magari ha qualche speranza di avvicinare più persone ad un universo particolare, difficile, ma comunque molto ammirato.

 

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