Mame Moda Madeleine Vionnet, la virtuosa del taglio. Copertina abito Vionnet
Moda

MADELEINE VIONNET, LA VIRTUOSA DEL TAGLIO

Nasceva oggi, Madeleine Vionnet: la rivoluzionaria sarta francese

Pioniera di una moda sofisticata  e razionale, depurata da fronzoli inutili, insoddisfacenti per le donne di inizio Novecento. Madeleine Vionnet è stata e sarà la donna che ha rivoluzionato il costume femminile.

Madeleine era nata il 22 giugno del 1876. Le sue origini sono, tutt’oggi, messe in discussione ma ciò che rimembra negli appassionati di moda è il suo virtuosismo stilistico.

Le fonti giunte fino ai giorni nostri raccontano di una bambina nata in povertà, costretta a lasciare gli studi all’età di 12 anni per aiutare economicamente la famiglia.

“L’abito non deve appendersi ma seguire le linee. Deve accompagnare chi lo indossa e quando una donna sorride l’abito deve sorridere con lei”.

Mame Moda Madeleine Vionnet, la virtuosa del taglio. Madeleine Vionnet
Ritratto di Madeleine Vionnet

La Vionnet è stata l’inventrice del taglio a sbieco e dei drappeggi artistici.

Il taglio diagonale a differenza della riprese, accarezzavano le curve delle donna con grazia ed eleganza.

Come da consuetudine, il modello era costruito su un unico lembo di stoffa, modellato su un manichino di legno per ottenere l’effetto tridimensionale.

Azzedine Alaïa tentò a lungo tempo di scovare il segreto della perfezione sartoriale della sarta e ci riuscì dopo un paio di mesi, quando decifrò un abito da sera avorio datato 1935.

La vita di Madeleine Vionnet fu scandita da successi lavorativi e insoddisfazioni personali.

Il fallimento del suo matrimonio e la perdita della cara figlia furono, per lei, motivazione di rivalsa personale.

Ciò accadeva nel 1896 quando, a Londra, le fu offerta la direzione creativa dell’atelier Kate Reilly.

A distanza di quattro anni ritornò in patria e iniziò a lavorare presso la Soers Callot, divenendo il braccio destro di Marie Callot Gerber.

Vicino a lei ho imparato come si fanno le Rolls Royce, senza di lei mi sarei limitata a produrre delle Ford”, dichiarò.

Nel 1907 ci fu, per lei, una svolta lavorativa che le cambiò la vita facendola progredire nel suo mestiere applicato.

Jacques Doucet, infatti, la volle fortemente nel suo atelier con lo scopo di ringiovanire la collezione.

Madeleine Vionnet si mise all’opera bandendo definitivamente i busti e accorciando gli orli ma gli affari non decollarono e così, nel 1912, decise di mettersi in proprio.

Sfortuna volle, però, che l’incombere del primo conflitto mondiale arresta momentaneamente il suo debutto da solista nel mondo della moda.

Questo momento di stasi fu dedicato allo studio della figura perché era il corpo a doversi adattare alle tendenze dell’epoca.

Sulla sua bambola in legno iniziò a elaborare drappeggi virtuosi e tagli strategici per abiti che moltissime sue clienti le commissionarono ma che mai indossarono.

Madeleine Vionnet era anche abile a scegliere il tessuto. Le sue stoffe erano morbidissime perché dovevano adattarsi ai movimenti del corpo.

I suoi abiti erano realizzati esclusivamente in crêpe si seta, velluto, mussolina e satin.

Per poter tagliare obliquamente i tessuti chiedeva la produzione di tessuti alti 2 metri, più del doppio dell’altezza convenzionale di 90 cm.

Mame Moda Madeleine Vionnet, la virtuosa del taglio. Manichino in legno di Madeleine
Il manichino che Madeleine utilizzava per i suoi prototipi

Per lei, Bianchini-Ferier, produsse la crêpe Rosalba: una particolare stoffa artificiale composta da seta e acetato.

Come ornamento scelse i ricami, rose e nodi stilizzati; li faceva scivolare naturalmente, seguendo il filo.

Era talmente una perfezionista, che nel periodo Charleston ( anni ’20 del Novecento), le frange che decoravano gli abiti da sera non erano preconfezionate ma ottenute a mano con fili di seta.

“Quando una donna ride il vestito deve ridere insieme a lei”.

Le sue creazioni furono protette da copyright . Catalogò ogni modello con tre fotografie che riprendevano il fronte, il profilo e il retro. Le raccolse tutte nel “Libro dei copyright”; settantacinque pezzi che furono destinati alla collezione UFAC (Unione Française des Arts du Costume).

Madeleine Vionnet si ritirò dalla scena nel 1939 all’età di sessantatré anni. Morì il 2 marzo 1975.

 

 

 

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