Dizionario Arte

Maestro di Flémalle

Pittore neerlandese che ha preso il nome da tre dipinti presenti allo Städelsches Kunstinstitut di Francoforte, la provenienza dei quali nel XIX secolo è stata erroneamente attribuita a una abbazia di Flémalle, vicino Liegi, che non è mai esistita. L’opinione degli studiosi oggi generalmente concorda nell’identificarlo con Robert Campin (1375-1444), che si era stabilito a Tournai intorno al 1405 e diventò il pittore principale del luogo, guadagnandosi una buona reputazione. Esistono vari riferimenti contemporanei che lo riguardano, comprese testimonianze delle accuse che gli sono state mosse rispetto alla sua vita dissoluta (era sposato ma viveva con un’altra donna); nel 1432 fu condannato a un anno di esilio per questo, ma la punizione fu poi commutata in ammenda. In ogni caso, non è rimasta alcuna opera documentata di Campin, e la sua identificazione con il Maestro di Flémalle dipende dalla somiglianza tra i quadri attribuiti al Maestro e quelli di Jacques Daret e Rogier Van der Weyden, poiché si sa che Daret era allievo di Campin e Rogier lo era quasi certamente. L’ipotesi un tempo in voga per cui i quadri del Maestro di Flémalle fossero i primi lavori di Rogier ora registra poche adesioni. Mentre ci possono essere ancora dubbi sull’identità del Maestro di Flémalle e i limiti della sua opera, non ci sono discussioni sul suo valore, perché egli provocò una radicale rottura con l’eleganza dello stile gotico internazionale ed è alla pari di Jan Van Eyck tra i promotori della prima scuola olandese di pittura. Nessuno dei quadri attribuitigli è datato (con l’eccezione delle ali della pala d’altare di Werl del 1438 ora al Prado, ma si tratta di una dubbia attribuzione), ma con tutta probabilità i suoi primi lavori sarebbero precedenti a ogni dipinto rimasto di Van Eyck. Il primo in assoluto si ritiene generalmente che sia La sepoltura (Courtauld Gallery, Londra) del 1410-1420. Questo presenta ancora uno sfondo decorativo dorato di tradizione medievale, ma è chiara l’influenza di Claus Sluter nella solidità sculturale e nella forza drammatica delle figure. Il lavoro più famoso comunemente attribuito al Maestro di Flémalle è la pala d’altare di Mérode (Metropolitan Museum, New York) e non a caso talvolta viene chiamato Maestro di Mérode. Anche l’attribuzione di questa opera è stata oggetto di discussione. Tra gli altri lavori attribuiti a lui ci sono il Matrimonio della Vergine (Prado, Madrid), la Natività (Musée des Belles Artes, Digione) e la Vergine con il bambino davanti al parafuoco (National Gallery, Londra, oggi catalogato come di ‘un seguace di Campin’), che mostra il dettaglio domestico e il naturalismo terreno caratteristico dell’artista (il parafuoco dietro il capo della vergine funge quasi da seconda aureola). La National Gallery di Londra conserva tre ritratti attribuiti al Maestro di Flémalle. Al di là dei molti problemi di attribuzione legati alla sua figura, è considerato una personalità artistica molto potente e importante.

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