Moda

Maison Louis Vuitton e la Cruise collection 2017

Maison Louis Vuitton ha scelto come scenario per lo show della collezione Cruise 2017  un luogo iconico, il Museo di arte contemporanea di Niteroi, disegnato e realizzato dal grande architetto brasiliano Oscar Niemeyer.

Maison Louis Vuitton ha scelto una location tropicale, portando lo stile di vita francese in Brasile, dove l’utopia ambientale, in un Paese dal punto di vista naturalistico davvero unico, ha offerto il contesto ideale. L’architetto Oscar Niemeyer, nel 1996,  è stato in grado di armonizzare il paradosso della civilizzazione versus il forte elemento rappresentato dalla natura. Dopo tutto, il termine utopia non riflette proprio il desiderio creativo di innovare e innovarsi? E va di pari passo con la creatività, senza soluzione di continuità si unisce al linguaggo della moda. L’idealismo brasiliano e Rio de Janeiro sono i punti di partenza della collezione Cruise 2017 di Maison Louis Vuitton. La collezione cattura la vitalità del Brasile, l’energia, il multiculturalismo, la libertà, il futurismo urbano e il romanticismo, in pratica tutto ciò che questa magica città ispira e comunica. Abiti con uno spirito proiettato verso il futuro raffigurato da silhouette aereodinamiche. Strisce squarciate su pantaloni allungano le figure. Gonne ricamate e decorate sfarzosamente sembrano, volutamente, essere state confezionate di fretta, come si farebbe con un telo da spiaggia. Lacci tech e sneakers in neoprene ci parlano di una eroina in continuo movimento. Come lei sfila attraversando i corridori curvi del museo, le teste si girano verso la sua direzione. Con il suo maxistereo portatile dalla cui cassa arriva la musica che ci riporta al know-how della Maison. La collezione Cruise 2017 Maison Louis Vuitton vuole anche rendere omaggio ai due più importanti artisti brasiliani: Helio Oiticicica, che è stato un pioniere del movimento Neo-Concrete e un esploratore dello spazio attraverso la pittura. I suoi lavori tridimensionali mostrano una sperimentazione del corpo col colore. In particolare, i suoi abiti di luce, tendoni di tela e intelaiature di paracaduti trasformati in cappe e vestiti, diventano uno spazio dove il corpo può muoversi in libertà. Nicolas Ghesquière si riallaccia al concetto di lievità: parka aperti come vele, mentre gli abiti/cappa sembrano quasi anticipare l’alzarsi del vento.

Aldermi Marins, un artista conosciuto per i suoi dipinti con protagoniste flora e fauna, ha rappresenato la carica vitale e l’esuberanza della sua regione nativa, il Nordeste. Appassionato della cultura popolare brasiliana e soprattutto del calcio, ha fatto un suo tributo al leggendario Pelé in uno dei suoi più famosi quadri, A Fera(1969). Durante la sua visita al Museum of Art di Sao Paolo, Nicolas Ghesquière ha visitato la mostra Rhodia Collection, che conta 79 pezzi commissionati da artisti brasiliani negli anni Sessanta dalla compagnia francese Rhodia, in modo da promuovere il filato sintetico in quel paese. Lo stilista ha ripreso la stampa di Martin di quella collezione, riadattando i classici della Maison.

“Ammiro così tanto la forza delle idee di Oscar Niemeyer. La sua visione, anche quella utopica, e la sua radicalità. Essere in grado di mostrare una collezione in uno spazio architettonico così forte è stata una esperienza sensoriale. A Rio de Janeiro ciò che ho visto soprattutto è stato fermento e una esplosione di energia positiva, che risiedono a metà tra modernismo e l’elemento tropicale.

Sono rimasto affascinato dal costante dualismo tra la natura e l’urbanizzazione e l’esplosione, figurata, che esso crea. Per me, la questione più importante era incorporare nella mia collezione tutti gli elementi fondamentali della cultura brasiliana, senza dimenticare che sono un semplice un turista, che porta con sé il suo bagaglio culturale parigino e francese”, ha dichiarato Nicolas Ghesquière.

Uno speciale ringraziamento da parte di Maison Louis Vuitton alla famiglia di Aldemir Martins e al curatore Baixo Ribeiro, al Museum of Art di Sao Paolo, ad Adiano Pedrosa e Isabel Teixeira, e al Burle Marx Landscape Design Studio.

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