#Mamefood – le ricette della cucina sarda
Pane carasau, pecorino, agnello e molto altro ancora. Ecco le ricette dei principali piatti tipici della cucina sarda.
Malloreddus
- 300 g di salsiccia
- 400 g di malloreddus (noti anche come gnocchetti sardi)
- 50 g di cipolle
- 1 pizzico di sale
- 30 g di olio extravergine di oliva
- 200 g di pecorino sardo fresco
- 300 g di passata di pomodoro
Il resto d’Italia conosce questo tipo di pasta come gnocchetti sardi, ma il nome originario è malloreddus. Si tratta infatti di una pasta molto utilizzata nella cucina sarda, preparata come spiegato di seguito. Innanzitutto, tritare e far soffriggere la cipolla in una padella con l’olio e sbriciolare la salsiccia in pezzi grossolani, quindi metterla nella padella. Farla rosolare per circa 15 minuti a fuoco vivace e poi aggiungere la passata di pomodoro. Il sugo deve cuocere per circa un’ora. Quando è pronto, cuocere la pasta in acqua bollente e, nel frattempo, frullare il pecorino con un mestolo di acqua di cottura. Unire dunque la crema di formaggio e la pasta al sugo. Ricetta di GialloZafferano.
Pane carasau
- 500 g di farina di semola di grano duro
- 300 g di acqua
- 3 g di sale
- 5 g di lievito di birra
Chi dice Sardegna dice anche pane carasau. Prepararlo in casa, inoltre, è semplice. Basta stendere infatti la farina sul piano di lavoro, scavarvi una fontana al centro e, nel frattempo, far sciogliere il lievito in acqua. Quando il lievito si è sciolto bene, aggiungerlo insieme all’acqua al centro della fontana e lavorare a mano.
Successivamente, dividere l’impasto in circa 16 palline e lasciarle lievitare per 3 ore, avendo cura di tenerle ben distanziate le une dalle altre. Quando il volume di ogni palla sarà raddoppiato, stenderle tutte con il mattarello e far scaldare intanto una teglia in forno a 220 gradi. Una volta che si è finito di stenderle, far cuocere per circa 15-20 minuti. Ricetta di La Cucina Italiana.
Agnello al forno con pecorino fresco e pane carasau
- 1 cosciotto di agnello
- 150 g di pecorino fresco
- 3 fogli di pane carasau
- finocchietti selvatici q.b.
- 3 foglie di alloro
- olio extravergine di oliva q.b.
- 30 g di strutto
- 1 carota
- mezza cipolla
- 1 costa di sedano
- sale q.b.
Una delle carni più utilizzate nella cucina sarda è l’agnello. E, insieme a pane carasau e pecorino fresco, crea un piatto che riunisce tutti i sapori tipici dell’isola. Per iniziare, è necessario disossare il cosciotto e tagliare la carne in pezzi abbastanza piccoli.
Con l’osso, il sedano, la cipolla e la carota preparare un brodo piuttosto ristretto, facendolo cuocere per circa un’ora. Intanto, far rosolare la carne in padella con l’olio e le foglie di alloro. Aggiungere quindi due mestoli di brodo e far cuocere a fuoco basso per circa 25 minuti, aggiustando di sale a fine cottura. Ungere poi una teglia con lo strutto, foderarla con un foglio di pane carasau e uno strato di pezzi di agnello.
Coprire con il pecorino a dadini e i finocchietti sminuzzati e ripetere il processo con gli altri due fogli di pane, l’agnello e il formaggio. Mettere il tutto in forno a 200 gradi e far cuocere per circa 15 minuti. Per maggiori dettagli, cliccate qui.
Melanzane alla sulcitana
- 2 melanzane
- 3 fogli di pane carasau
- 80 g di pecorino stagionato
- 6 pomodorini
- 4 foglie di basilico
- 1 spicchio d’aglio
- sale q.b.
- olio extravergine di oliva q.b.
Ogni regione italiana ha una propria ricetta a base di melanzane. Questa versione, le melanzane alla sulcitana, è tipica della cucina sarda. Bisogna iniziare lavando e asciugando le melanzane, tagliandole poi in verticale e cospargere ogni fetta di sale, lasciandole così per circa mezz’ora.
Poi sciacquarle e friggerle in olio d’oliva, assorbendo l’olio in eccesso con dei tovaglioli. Bagnare leggermente il pane carasau per farlo ammorbidire e intanto preparare una salsa con l’olio, l’aglio tritato, il basilico e i pomodorini tagliati a dadini. Grattugiare inoltre il pecorino. In una teglia alternare quindi strati di pane carasau, fette di melanzana, salsa e pecorino grattuggiato e far riposare il tutto alcune ore prima di servire.
Sebadas
- 70 g di strutto
- 500 g di farina di grano duro
- 1 uovo medio
- 250 g di acqua tiepida + 70 g
- 500 g di pecorino fresco
- 1 scorza di limone
- miele di castagno q.b.
- olio di semi di girasole
Le sebadas sono dolci tipici della cucina sarda. Per prepararle, iniziare versando la farina setacciata in una ciotola e poi unire l’uovo. Versare quindi a filo i 250 g di acqua tiepida e impastare con le mani o in una planetaria. Aggiungere anche lo strutto, poco alla volta. Quando l’impasto risulta compatto, avvolgerlo in una pellicola trasparente e far riposare per circa mezz’ora. Intanto grattugiare la scorza di limone e tenerla da parte.
Grattugiare poi il pecorino e scioglierlo in una pentola con i 70 g di acqua. Aggiungere quindi la scorza di limone e rovesciare il composto su un tagliere, facendolo rassodare. Poi ricavarne 12 dischi (si può utilizzare una tazza dalla forma circolare). Riprendere dunque l’impasto e stenderlo bene (meglio se si usa una macchina per la pasta) fino a ottenere una sfoglia alta 3 mm. Adagiare i dischi di pecorino su una sfoglia e ricoprirli con un’altra sfoglia, facendo aderire l’impasto ai bordi dei dischi. Ritagliare infine ogni disco e friggere in olio di semi di girasole, guarnendo i dolci con abbondante miele.
Mostaccioli di Oristano
- 500 g di farina di semola di grano duro
- 30 g di lievito di birra
- 500 g di zucchero
- 150 g di zucchero a velo
- mezzo cucchiaio di bicarbonato
- 1 scorza di limone grattugiata
- mezzo cucchiaio di cannella in polvere
Altri dolci tipici della cucina pugliese sono i mostaccioli di Oristano. Si inizia facendo sciogliere il lievito in acqua e unendolo alla farina, lavorando bene l’impasto. Esso va poi coperto e fatto lievitare per circa un’ora.
Successivamente, aggiungervi la scorza di limone, lo zucchero di semola, il bicarbonato e la cannella e lavorare il tutto. Dopo, coprire l’impasto con uno straccio e lasciarlo lievitare per due giorni. Una volta trascorso questo tempo, stendere il composto con un mattarello e ricavarne tanti triangoli da far dorare in forno a 160 gradi per circa 20 minuti. Nel frattempo, sciogliere lo zucchero a velo in poca acqua e usare questa glassa per guarnire i dolcetti.
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