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Budapest, la “Città-Ponte”

Mam-e vi aiuta a scegliere la meta più adatta alle vostre esigenze per l’estate 2023. Il nostro consiglio di oggi: Budapest.

Budapest: perché visitarla

La chiamano “la Parigi dell’Est” e “la città-ponte”: Budapest, infatti, è un passaggio tra l’Europa dell’Ovest e quella dell’Est. Di conseguenza, la cultura della capitale è intrisa da varie influenze: da una parte, quelle derivanti dall’impero austro-ungarico, mentre dall’altra quelle romane, turche e sovietiche. Una città, dunque, tutta da scoprire.

Le attrazioni imperdibili

Una delle costruzioni tipiche di Budapest è la Basilica di Santo Stefano, costituita da mosaici, marmi pregiati, stucchi e decorazioni dorate. Un gioiello dell’architettura cristiana, quindi. E, parlando di monumenti che simboleggiano la città ungherese, non si può non citare il Castello di Buda, risalente al XIII secolo. Uno splendido edificio arricchito dagli stili del barocco e del neoclassico. Al suo interno troverete anche la Galleria Nazionale, che ospita le opere più importanti dell’arte magiara. Inoltre, la galleria contiene molte pale d’altare tardo-gotiche e alcune tra le opere più importanti realizzate dagli artisti del XIX e XX secolo.

Successivamente, non si può non andare a vedere il Ponte delle Catene, un altro simbolo di Budapest. Fu costruito per collegare le antiche città di Buda e Pest, prima che esse diventassero un’unica realtà. I lavori risalgono al XIX secolo e, durante la Seconda guerra mondiale, il ponte fu fatto saltare in aria dai tedeschi. Nel 1949, tuttavia, cominciò la ricostruzione. Potrete approfittarne per fare un tour del Danubio, godendovi il panorama ungherese in modo rilassante e comodo.

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Un altro edificio da visitare è la Grande Sinagoga, chiamata così non certo per caso. Infatti, essa è la più grande sinagoga d’Europa, uno degli edifici, dunque, più importanti dell’architettura ebraica. Diversi stili si sposano in questo imponente edificio: gotico, bizantino, moresco e romanico. Nella struttura della Grande Sinagoga, di conseguenza, è iscritta la storia culturale di Budapest.

E, dopo le mete culturali, vi aspettano le famose terme della città: benessere e cultura in un’unica attività. Molti sono stati i popoli che hanno dato il proprio tocco ai Bagni Széchenyi. In seguito, passeggiate al Parco di Városliget, centoventi ettari in pieno centro città. D’inverno, potrete anche pattinare sul ghiaccio, mentre troverete ristoranti, zoo, Museo delle Bambole e il Castello Vajdahunyad aperti tutto l’anno.

Budapest, inoltre, è ormai nota per la movida: potrete passare le serate in numerosi locali. In generale, troverete prezzi bassi, alla portata di tutte le tasche.

Cosa mangiare

Innanzitutto, chi visita Budapest troverà in ogni ristorante e locale il piatto tipico ungherese: il goulash. Si tratta di una zuppa a base di patate e carne; la si può trovare in diverse declinazioni, come il tokàny e il pörkölt. Il tokàny non ha brodo e contiene majorana, pepe e paprika e alcuni vi aggiungono della salsa di pomodoro. Il pörkölt, invece, è una piccola variazione del goulash classico: è servito con gnocchetti o patate, ha meno brodo ed è cotto più a lungo. È molto diffuso anche lo spezzatino di manzo, servito solitamente con gnocchetti all’uovo. I piatti a base di carne, dunque, non mancano.

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Un sapore particolare è costituito dal fegato d’oca in gelatina di Tokaj, il vino più famoso dell’Ungheria. Provate anche le specialità street food come il langos, una sorta di pizza fritta con formaggio, oppure gli spiedoni a base di pancetta e formaggio.

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Un piatto tipico delle feste natalizie è il toltott kaposzta, cioè foglie di cavolo messe sotto sale e farcite con riso, carne macinata e spezie. Successivamente, le foglie vengono cucinate in pentola con pancetta o salsiccia e spruzzate di paprika. Si possono trovare servite con panna acida.

Dulcis in fundo: il dolce tipico di Budapest è la torta Dobos, uno dei dolci ungheresi più famosi al mondo. L’imperatrice Sissi ne andava matta: infatti, fu lei ad assaggiarlo per la prima volta, insieme all’imperatore Francesco Giuseppe all’Esposizione Universale di Budapest nel 1884. Cinque strati di pan di Spagna, crema di cioccolato e burro all’interno e caramello spalmato sull’ultimo strato: una torta, quindi, assolutamente deliziosa.

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