arte: manzù, giacomo. studio artistico
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Manzù, Giacomo (1908-1991)

Manzù, Giacomo (Bergamo 1908-Roma 1991) Scultore italiano. Dall’età di undici anni lavorò nell’ordine, per un intagliatore di legno, un doratore e uno stuccatore, ma come artista si può inizialmente fu influenzata dall’arte egiziana ed etrusca, ma poi si avvicinò a uno stile più vicino all’impressionismo soprattutto sulla scorta di Rodin e di Medardo Rosso.

Manzù, Giacomo

Negli anni Quaranta semplificò lo stile e benché l’aspetto esterno delle sue opere sia spesso vivace, il sentimento che emerge è di una calma classica.

La sua opera include nudi, ritratti e scene di vita quotidiana, oltre ai più noti soggetti religiosi.

Nel 1938 eseguì la prima statua di cardinale, un soggetto che ripeté più volte e che resta il suo più conosciuto e variamente interpretato, o come espressione di un’attitudine anticlericale, o come glorificazione della dignità ecclesiale; egli stesso però ripeté sempre che le considerava al pari di nature morte, come un piatto di mele, senza significati più profondi, poichè non rappresentavano certo la maestà della chiesa ma piuttosto la maestà della forma.

Il suo lavoro più famoso è la serie di porte bronzee che realizzò per San Pietro in Roma dopo aver vinto un concorso internazionale nel 1950 (anche se non furono ultimate fino al 1964).

Nel 1958 completò altre porte per la cattedrale di Salisburgo e nel 1968 altre ancora per la chiesa di San Lorenzo in Rotterdam.

Queste opere, molto apprezzate, hanno dimostrato la possibilità che sculture adatte a un contesto religioso tradizionale potessero presentare allo stesso tempo un linguaggio moderno e personale.

Manzù lavorò anche come acquafortista, litografo e pittore.

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