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Interviste,  Attualità

Mare Fuori 3, Giovanna Sannino si racconta: la terza stagione e il sogno di un film con Sorrentino

Mare Fuori 3, Giovanna Sannino racconta l’evoluzione che avrà il suo personaggio nella terza stagione

Giovanna Sannino, protagonista della prossima stagione di Mare Fuori, racconta l’evoluzione del suo personaggio Carmela. Una donna succube, ininfluente, ma che nella prossima stagione tirerà fuori il suo coraggio, la sua umanità e la sua grande sensibilità, nonostante il dolore e le delusioni delle cose brutte che la vita le ha messo di fronte. E un invito a tutte le ragazze che, malgrado, vivono in queste condizioni: «cercate il mare fuori».

Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’attesissima terza stagione di Mare Fuori, in streaming su Rai Play dall’1 febbraio e dal 15 febbraio su Rai2.

Come stai? Sono giorni frenetici a causa della promozione…

Sono molto stanca, però sto bene.

Con i ragazzi del cast traspare una bella armonia e intesa. Confermi?

Si, crescere insieme ha aiutato a creare questo clima familiare e anche comfort per poi poter lavorare e trasmettere quello che noi viviamo dall’interno al nostro pubblico.

Mare Fuori, una serie che è passata un po’ inosservata su Rai2 per poi esplodere su Netflix. Ti aspettavi il successo ottenuto? Secondo te, cosa è piaciuto e cosa continua a piacere alle persone?

Nessuno si aspettava così tanto successo, anche perché Mare Fuori – soprattutto la prima stagione – nasce come un’esperienza, un viaggio verso qualcosa di sconosciuto per tutti quanti. Ciò che piace e continua a piacere al pubblico, oltre al clima familiare che noi mandiamo avanti, è la nostra giovane età. Siamo ragazzi giovani, siamo vicini al pubblico che ci guarda che è una fascia d’età dai 15 ai 35 anni.

Questa nostra giovinezza e spensieratezza viene presentata al pubblico in maniera molto limpida e poi il cast è stato scelto con una grande cura e con una grande attenzione, noi raccontiamo una Napoli brutta ma con delle facce da ragazzi puliti. La bellezza sta proprio lì. Riponi fiducia nei nostri occhi, non vedi sempre le stesse facce arrabbiate o che vogliono raccontare qualcosa di brutto, ma attraverso storie tristi viene presentata una realtà che alla fine è una realtà bella perché rappresenta un messaggio di speranza.

Se dovessi descrivere il tuo personaggio, Carmela, con tre aggettivi, quali sceglieresti?

Sceglierei: furiosa, passionale e responsabile.

Giovanna Sannino, fuori dal set, si ritrova in questi tre aggettivi?

Io sono passionale, abbastanza responsabile ma non sono una persona furiosa (ride, ndr). Sono molto calma, forse nevrotica, però calma.

Come ci si sente a vivere una realtà che sembra lontana dai giorni nostri ma che allo stesso tempo alcune ragazze vivono ancora.

Carmela rappresenta un po’ un chiaro esempio di questa realtà. Il suo ruolo è quello di servire in tutto e per tutto il fidanzato e la famiglia del suo fidanzato. Lei è costretta a non chiedere nemmeno le motivazioni di quello che accade nella sua vita. Io credo che sia fondamentale, perché comunque è la rappresentazione vivente di uno staccato di vita che ci sembra lontano ma che in realtà ci appartiene ancora.

Carmela è una ragazza un po’ succube, un po’ ininfluente, o comunque considerata come il mezzo per raggiungere un fine, ovvero quello di garantire il proseguo del retaggio. Una ragazza che fa un po’ fatica ad emergere e a dare spazio alla propria voce. Tal volta non può contare neanche sull’appoggio della propria famiglia, come quando Edoardo torna a casa e la usa solo per appagare le sue pulsioni sessuali. È stato difficile interpretare il ruolo di chi nella vita si sottomette al codice delle famiglie criminali?

No, io ho avuto l’opportunità di conoscere questi codici durante il mio operato a Nisida, in un laboratorio teatrale con mia madre, quindi questi modi di vivere e filoni di pensiero mi erano abbastanza chiari e non ho avuto difficoltà a trovarli o ad andarli a cercare. Sicuramente ho vissuto un forte contrasto con il personaggio perché è un modo di pensare e di vivere lontano dal mio, anche se credo che chiunque prima o poi sia stato succube nella propria vita, di qualcuno o di qualcosa.

Sta tutto lì, nel conservare il nostro scatolone di ricordi e poi prendere quello che serve per metterlo al servizio del personaggio in altro modo e in altre vite.

Mare Fuori 3
Francesco Panarella e Giovanna Sannino
Perché Carmela non trova il coraggio di ribellarsi e di porre fine?

Perché è sola. È una giovane madre, ha 17\18 anni, non ha famiglia e la sua storia la scopriremo nella terza stagione. Ha solo Edoardo. Inoltre, non è sola solo dal punto di vista sentimentale e affettivo, ma anche dal punto di vista di prospettive culturali. Quindi per lei, forse, è normale ciò che accade, anche se non le piace, anche se certe volte prenderebbe le distanze soprattutto da quando nasce suo figlio. Però non conosce altre strade, non ha la possibilità di intraprenderle.

Nella terza stagione Carmela troverà la forza di ribellarsi? Troverà il suo posto nel mondo?

Io credo che il suo posto nel mondo lo abbia trovato nel momento in cui il piccolo Ciro le sia stato messo sul petto appena nato. Nella terza stagione vedremo una madre, una fiera, che difende suo figlio. Quello che fa, non lo farà più per difendere soltanto Edoardo ma soprattutto per difendere il sangue del suo sangue. La sua dimensione sta nella maternità.

Giovanna Sannino che consiglio darebbe a Carmela e a tutte quelle ragazze che vivono, malgrado, queste situazioni?

Io direi di cercare il vostro mare fuori, nel senso che Mare Fuori vuol dire libertà e ribellione dalla prigione che, bene o male, da soli ci imponiamo e ci creiamo. Cercare la forza e la grinta, che nasce anche da un istinto di sopravvivenza, per uscire da questi schemi sbagliati, antichi e che purtroppo imperano ancora adesso.

Quale aspetto di Carmela non si è ancora visto e che vedremo nella prossima stagione?

L’umanità. È un personaggio che viene da una realtà difficile, che non conosce sensibilità e nonostante questo, è piena di dolore ma non di rancore. Nonostante le cose brutte, le tante delusioni che ha dovuto affrontare nella sua giovane età, Carmela non perde mai la sua grandissima sensibilità.

La delusione, nello scoprire che il proprio partner abbia una vita parallela, come farà evolvere il personaggio?

Io do la chiave di lettura che ho costruito, non so se è in accordo con gli sceneggiatori, però io credo che Carmela lo abbia sempre saputo. Magari non dall’inizio, ma dall’ultima scena del battesimo, nella seconda stagione, secondo me Carmela lo sa, ma non vuole vedere. Quindi occhio non vede, cuore non duole. Credo che lei lo abbia sempre saputo, ma la forza per poter ammettere che un altro amore gli ha portato una grande delusione è troppo forte per la sua giovane età.

Credo che lei affronti la delusione da sola, in silenzio, anche perché non c’è mai una figura materna, se non la suocera. Non c’è qualcuno con cui sfogarsi e liberarsi di questo peso. Io credo lo abbia sempre saputo, anche perché è impossibile che una donna, in primis (ride, ndr), di questo calibro e proveniente dal popolo come Carmela, non si sia mai accorta di nulla.

Quali sono, secondo te, le strategie da attuare per superare questo tipo di dolore nella vita reale?

Sicuramente il cinismo, io sono una persona molto cinica. Affronti la delusione ma alla fine bisogna mettersi un po’ in discussione, non troppo. Per superare questo tipo di delusione devi accettare che le cose non sono andate come pensavamo, sia che siamo stati traditi o che siamo stati traditori. L’accettazione è il primo passo per poi andare avanti. Crescendo, capisci anche che le sofferenze arrivano ma chiusa una porta si apre un portone.

Mare Fuori 3

Non solo attrice ma anche autrice di un libro Non sempre gli incubi svaniscono al mattino, dove parli di una storia che hai vissuto in prima persona. Come descriveresti questo libro e cosa rappresenta per te?

Rappresenta un colloquio molto intimo con me e con mio padre. Chi mi vuole conoscere, lì trova la parte più intima di me. Ho voluto articolare la storia su tre temi principali. La famiglia, che è un legame indissolubile; l’amore che può essere tra due persone o tra un padre e una figlia, tra un fratello e una sorella, che è l’unica cosa che ci tiene con i piedi per terra; e la ricerca, ricerca interiore.

Io questo libro l’ho utilizzato come seduta psicologica personale e attraverso la scrittura, ho cercato di mettere ordine e ho trovato delle risposte ad eventi che sembravano molto grandi, soprattutto per l’età che avevo, ai quali non riuscivo a darmi dei perché.

Progetti futuri? Il tuo sogno ancora nel cassetto?

Il mio sogno nel cassetto è lavorare con Sorrentino. C’è un filo rosso che ci lega a sua insaputa, io sono nata e cresciuta nel parco dove lui è nato e cresciuto, la finestra di fronte casa sua e qui ha girato il suo ultimo film. Spero che le nostre strade, che adesso stanno viaggiano parallele, si incontrino in qualche modo.

Attualmente sono al teatro, con il Nuovo Teatro Sanità, dal mese di febbraio (presto usciranno le date).

Ti vedremo insieme al cast di Mare Fuori sul palco dell’Ariston per la promozione della serie in uscita l’1 febbraio su Rai Play e dal 15 febbraio su rai 2?

Incrociamo le dita.

Cosa dovremo aspettarci  da questa nuova stagione? In cosa ci stupirà?

Nella terza stagione ci sarà tanta esplosione, nel senso che questo coro polifonico che è nato nella prima stagione adesso inizierà a trovare tante diverse sfumature. Ognuna di queste sarà attraversata e vissuta. Si piangerà tanto, ci si arrabbierà tanto, tutti i sentimenti saranno schizzati alle stelle.

Piccolo spoiler che puoi fare?

È stata confermata la quarta stagione, mentre la quinta e la sesta sono state già proposte. Non posso dire di più.

 

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Editor: Luigi Micieli

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