MARGIELA S/S 2020 IN UN DOPOGUERRA HARDCORE
La collezione S/S 2020 di Maison Margiela scorre sulle note graffianti della voce remixata di Marlene Dietrich.
La CO-ed di Maison Margiela S/S 2020 per la PFW anche stavolta lascia gli spettatori a bocca aperta. In un mix complesso e di difficile interpretazione, il fashion show ci riporta indietro nel tempo con materiali hi-tech.
La seconda guerra mondiale sfila al Grand Palais di Parigi, reinterpretata con materiali tecnici e colori inusuali. John Galliano, Direttore Creativo della maison, fonde insieme ispirazioni e vocazione artistica che coglie da momenti diversi della storia dell’uomo.
La S/S 2020 di Maison Margiela mette in scena un revival hi-tech di crocerossine, suffragette, militari in divisa, collegiali americani e paramenti liturgici. Tutto questo in una giustapposizione di stili, messaggi subliminali, stoffe e periodi storici.
Il mood che lega tutta la collezione è il gender fluid. L’uomo che veste Maison Margiela indossa ampi abiti, shorts aderenti e stivali dai tacchi alti.
I gilet in stile college si intravedono sotto ampie giacche gessate. Abiti di ispirazione clericale sono indossati su calzature sexy. Tanti i soprabiti forati, che perdono quindi la funzione originaria e assumono valore puramente estetico. I copricapo prendono spunto dal basco militare, dal cappello doughboy e da quello a bustina. Tutti rigorosamente army.
Ecco allora che John Galliano, istigatore per antonomasia, anche quest’anno, provoca e stupisce la Paris Fashion Week, tenendo fede alla definizione iconoclasta e avanguardista della maison.
Che noia la semplicità! Spesso sono proprio le cose di cattivo gusto le più divertenti.
– John Galliano
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Martin Margiela è uno stilista belga. Studia all’Académie des Beaux Arts di Anversa. Allievo prima del corso di grafica, poi di quello dedicato alla moda, espone i suoi primi abiti in collettive con altri cinque diplomati dell’Accademia. Lavora a Milano all’inizio degli anni ’80, poi torna ad Anversa come stilista di alcuni grandi magazzini. È nell’84 che firma la sua prima collezione di moda pronta femminile. Nello stesso anno, diventa assistente di Gaultier col quale resta fino all’87. A Parigi, si associa a Jenny Maeirens e nell’ottobre ’89 lancia una sua collezione di prêt-à-porter.
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