Mario Draghi a Palazzo Chigi per la manovra economica
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Palazzo Chigi: clima di tensione tra Mario Draghi e i sindacati sulla manovra economica

Palazzo Chigi: clima di tensione tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e i sindacati; la manovra economica non è andata in porto

Non è finito nel migliore dei modi l’incontro tra Mario Draghi e i segretari della CGIL, CISL e UIL per varare la manovra economica. Un incontro durato quasi 3 ore, alla fine delle quali Draghi si è alzato con un tono irritato dicendo che doveva assentarsi per un impegno.

“Un sistema che risulti più flessibile sulle pensioni e che non ricordi la legge Fornero” questa la richiesta più significativa dei tre leader dei sindacati: Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. I leader si sono trovati poi a concludere la riunione a Palazzo Chigi con i ministri di Economia, Lavoro e Pubblica amministrazione, rispettivamente Daniele Franco, Andrea Orlando, Renato Brunetta. <<Il presidente del Consiglio era molto contrariato>> hanno fatto sapere i presenti.

 

LA PENSIONE TRA LE QUESTIONI BOLLENTI Mario Draghi

Il 31 dicembre 2021 scadrà la legge attualmente in vigore QUOTA 100, che richiedeva di poter andare in pensione a 62 anni con 38 anni di contributi. Durante l’incontro a Palazzo Chigi Mario Draghi e i sindacati hanno quindi messo le carte in tavola per trovare una possibile soluzione alla sua scadenza.

I sindacati hanno ribadito il loro NO alla riforma sulle pensioni, ribadendo la loro sfiducia nelle <<quote>> che potrebbero portare la pensione ai 67 anni di età per tutti. Ma Mario Draghi è convinto che dal sistema contributivo non si torna indietro e quindi resta confermato il meccanismo di Quota 102 e 104.

L’incontro non è finito nel migliore dei modi e i leader dei sindacati stanno già pensando a una fase di mobilitazione con manifestazioni. <<Se giovedì al Consiglio dei Ministri il Governo confermerà questa impostazione nei prossimi giorni valuteremo iniziative unitarie di mobilitazione>> così ha detto il leader di CGIL alla fine dell’incontro con Draghi.

 

MANOVRA DI BILANCO PER AUMENTARE IL PIL

Maurizio Landini leader della CGIL ha attaccato Mario Draghi soprattutto su altre questioni: <<Il Governo pensa a una crescita che farà tornare il PIL ai livelli prima della pandemia dalla fine del primo semestre 2022. Questa crescita non può creare lavoro precario.

Il sistema contributivo per le pensioni si regge solo se si pone fine alla precarietà del lavoro>>. Mario Draghi è infatti convinto che le leggi che entreranno in vigore con la legge di bilancio nella manovra economica sono state varate appunto per aumentare il PIL nei prossimi mesi, in modo tale che si possa ritornare ad una situazione economica come quella pre-pandemia. Il presidente del Consiglio con le sue riforme pensa di poter abbassare il debito pubblico aumentando così il tasso di occupazione.

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