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Mariupol sotto assedio; poi la tregua per i corridoi umanitari non rispettata dalla Russia.Evacuazione posticipata

La città di Mariupol sotto assedio russo: consentita una tregua per permettere i corridoi umanitari. Via all’evacuazione di civili anche fuori Volnovakha

Decimo giorno di guerra in Ucraina e la Russia non rispetta la tregua per permettere i corridoi umanitari. L’evacuazione è stata, quindi, posticipata. La città ucraina di Mariupol, sotto assedio russo, comincerà alle 9 ora locale, le 10 in Italia, l’evacuazione dei civili. Lo rende noto il sindaco dopo l’annuncio da parte russa della tregua nella città portuale per consentire corridoi umanitari. Le autorità municipali hanno inoltre indicato che l’evacuazione è prevista fino alle 14, le 15 in Italia.

Evacuazione posticipata

L’evacuazione dei civili da Mariupol è stata posticipata, secondo il consiglio comunale di Mariupol citato dalla Bbc. La parte russa, ripetono, non ha osservato il cessate il fuoco temporaneo in atto. I residenti dovrebbero disperdersi e trovare luoghi di rifugio. Il vicesindaco della città ha detto alla Bbc che Mariupol è ancora oggetto di bombardamenti. Un residente di Mariupol all’interno della città dice alla Bbc che il suono dei bombardamenti continua, nonostante l’accordo di cessate il fuoco. «In questo momento sono a Mariupol, sono per strada. Riesco a sentire proiettili ogni tre o cinque minuti», dice Alexander, un ingegnere di 44 anni. «Il corridoio umanitario non ha senso. Vedo le auto di persone che hanno cercato di fuggire e stanno tornando».

Tregua non rispettata dalla Russia

Il The Guardian ha fatto sapere nelle ultime ore l’annuncio delle autorità di Mariupol: «I russi non rispettano la tregua». Le truppe russe non stanno cessando il fuoco per consentire la fuga dei civili.

Secondo le autorità municipali di Mariupol i russi non stanno rispettando la tregua annunciata da Mosca lungo tutto il percorso concordato. «Stiamo negoziando con la parte russa la conferma della tregua lungo l’intero percorso di evacuazione», ovvero lungo Mariupol, Nikolske, Rozivka, Polohy, Orikhiv, Zaporizhzhia, dice una nota.

Ucraina, il sindaco: «Mariupol siamo io e te»

«Cari, cari residenti di Mariupol, da oggi inizia l’evacuazione della popolazione civile in città» così il sindaco di Mariupol dopo l’avvenuta conferma del corridoio umanitario.

«Questa non è una decisione facile, ma, come ho sempre detto, Mariupol non è strade e case. Mariupol sono i suoi abitanti, siamo io e te. Il nostro compito principale è sempre stato e resta quello di proteggere le persone. In condizioni in cui la nostra città natale è costantemente sotto il fuoco spietato degli occupanti, non c’è altra soluzione che consentire ai residenti, cioè io e te, di lasciare Mariupol in sicurezza».

I civili saranno in grado di procedere verso la città di Zaporizhzhia e saranno in grado di utilizzare percorsi di autobus appositamente organizzati o le proprie auto, ha detto il consiglio comunale.
L’evacuazione di sabato sarà la prima di diverse fasi. «Dato che la nostra città natale è costantemente sotto il fuoco spietato degli occupanti, non c’è altra soluzione», ha detto il sindaco Vadym Boychenko.

Tregua a Mariupol e a Volnovakha  per consentire i corridoi umanitari

Mariupol e Volnovakha sotto assedio. Il ministro della Difesa russo ha annunciato una tregua per consentire i corridoi umanitari.

«Oggi, 5 marzo, si annuncia una tregua a partire dalle 10 del mattino ora di Mosca e corridoi umanitari sono aperti per l’uscita di civili da Mariupol e Volnovakha»

La misura permetterà ai civili di lasciare la città di Mariupol per un periodo di cinque ore da sabato mattina, 5 marzo.

I civili saranno autorizzati a lasciare Mariupol. Le truppe russe, che hanno circondato la città portuale del Mar d’Azov nel sud dell’Ucraina, smetteranno di sparare, permettendo ai civili di passare.

La Russia prevede anche un parziale cessate il fuoco per consentire un corridoio umanitario fuori da Volnovakha.

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