Mary Wollstonecraft finalmente celebrata con una statua (nuda) dopo 200 anni
È stata inaugurata ieri a Londra una statua che commemora Mary Wollstonecraft, considerata la “madre del femminismo”. Autrice a fine Settecento del primo trattato sui diritti delle donne e morta a soli 38 anni dando alla luce la figlia. Quella Mary Shelley diventata a sua volta famosa come creatrice di “Frankenstein”.
Ma ci chiediamo…è giusto rendere omaggio ad una donna di tale fatta con con un nudo minuscolo, argentato e strappato?
La scultura
La statua mostra una figura di donna nuda argentea che emerge libera e con aria di sfida da un vorticoso miscuglio di forme femminili.
Ci sono voluti 200 anni, per non parlare di un decennio di raccolta fondi, perché venisse commissionato un memoriale intitolato alla grande pensatrice e scrittrice femminista. Terminata ed installata ieri a Newington Green nel nord di Londra, dove la Wollstonecraft ha vissuto e lavorato, quest’opera ha destato molte, ma molte perplessità.
Il lavoro, di Maggi Hambling, è stato accolto con un contraccolpo quasi immediato dai più che hanno espresso la loro delusione per il fatto che questo tributo si sia realizzato sotto forma di una figura femminile nuda e d’argento, che riecheggia il modo in cui il corpo femminile è stato a lungo oggettivato e idealizzato da artisti maschi. Offrendo, in verità, ben poco in termini di innovazione e considerazione del percorso rivoluzionario effettuato della donna acclamata come la “madre del femminismo”.
La reazione dei gruppi femministi
Numerosi gruppi femministi hanno criticato il fatto che la Hambling abbia rappresentato la Wollstonecraft più come una “Barbie d’argento nuda senza alcun significato” piuttosto che come la pioniera del XVIII secolo che la scrittrice e filosofa è realmente stata.
In effetti, i gruppi di sostegno hanno raccolto fondi per un decennio per realizzare questo tributo per porre cosi fine a un’ingiustizia. Negli oltre 220 anni trascorsi dalla morte di Wollstonecraft, non c’è una sola statua in tutto il Regno Unito che la ricordi.
E parliamo di un’attivista per i diritti delle donne la cui opera più importante, A vindication of the Rights of Woman, è la prima ufficiale richiesta di uguaglianza fra i sessi scritta in inglese. Il lavoro dell’artista Maggi Hambling, ha, a dir poco, deluso la maggior parte dei gruppi femministi in quanto la figura della Wollstonecraft è stato ridotta da pioniera a donna minuscola, delle dimensioni di una bambola, nuda, con seni altezzosi, addominali marcati e molti peli pubici. Questo, almeno, secondo i suoi detrattori.
Jojo MoYes
Ironica la scrittrice di bestseller Jojo Moyes: “Sarebbe stato carino commemorare Mary Wollstonecraft con i vestiti addosso. Non si vedono molte statue di politici maschi senza mutande”.
E voi cosa ne pensate? Aspettiamo i vostri commenti in merito.
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