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Mascherina sul lavoro, obbligo confermato almeno fino al 15 giugno: serve prudenza

Prorogato l’obbligo di mascherina per i luoghi di lavoro

“Siamo in una nuova fase, ma se invito a rimanere con i piedi per terra è perché il virus ha dimostrato di essere imprevedibile. Lo stato di emergenza è finito, ma non la pandemia“. Queste erano le parole con cui Roberto Speranza, ministro della Salute, commentava le nuove norme in vigore dal 1° maggio. Da quel giorno sono state allentate molte regole, come l’obbligo di mascherina in alcuni ambienti al chiuso, basti pensare ai negozi e ai supermercati.

Tuttavia, nella giornata odierna (4 maggio) è stato stabilito che le mascherine dovranno essere indossate nei luoghi di lavoro fino al 15 giugno. Tra la fine di giugno e il 1° luglio si capirà come procedere tenendo conto della curva di contagi e ricoveri.

Obbligo di mascherina al lavoro: la decisione

Il governo continua a ribadire la linea di prudenza cui attenersi per contrastare la diffusione del Covid-19. La decisione di oggi è giunta dal ministero del Lavoro e da quello della Salute in seguito ad un tavolo in videoconferenza con le associazioni del mondo datoriale, ma anche con i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confindustria.

In sostanza, è stata rinnovata la validità del protocollo di sicurezza per contrastare il Covid-19 nei luoghi di lavoro introdotto il 6 aprile 2021. Esso prevede l’uso obbligatorio di mascherina in tutti i casi di condivisione di ambienti di lavoro, che siano al chiuso o all’aperto. Non è necessario, invece, in caso di attività svolte singolarmente.

Sono rimasti soddisfatti i sindacati, che tramite la conferma di questo protocollo vedono garantita la tutela dei lavoratori in ambienti di lavoro più sicuri e protetti dal pericolo di contagio.

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Obbligo di mascherina: dove è raccomandata la Ffp2

L’uso delle mascherine Ffp2 rimane raccomandato per il personale a stretto contatto con il pubblico e privo di barriere protettive idonee. Ma anche per il personale che svolge prestazioni in stanze comuni con altri lavoratori, anche se solo in due. In generale, il loro utilizzo è consigliato in tutti quei luoghi dove non possono essere esclusi affollamenti, dalla mensa alle riunioni in presenza.

Nel caso di lavoratori dei pubblici esercisti e dei negozi, compresi bar e ristoranti, il mantenimento della mascherina è necessario. Da un lato, per camerieri e baristi sempre in movimento il dispositivo di protezione è particolarmente pesante. Ma dall’altro, il contatto con la clientela, la quale non ha più l’obbligo di esporre il green pass, aumenta il rischio di contagio per il lavoratore stesso.

Dove vige l’obbligo di mascherina?

Ecco un riassunto di quando e dove utilizzare la mascherina, e di quale tipologia, a partire dal 1° maggio.

Su navi, aerei, pullman, traghetti e mezzi di trasporto (locale e regionale) permane l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2. Così come in sale teatrali, cinematografiche, da concerto, locali di musica dal vivo o di intrattenimento. Stessa regola per eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso.

A scuola, invece, si potrà tornare a indossare la mascherina chirurgica. Anche se la Ffp2 sarà obbligatoria in caso di più di 4 casi positivi in classe. La mascherina chirurgica rimane obbligatoria anche per tutti coloro che accedono alle strutture sanitarie, dai lavoratori agli utenti e visitatori. Negli uffici pubblici, invece, non vige più l’obbligo, ma è consigliabile averla sempre con sé.

 

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Editor: Susanna Bosio

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