MASCHERINE CORONAVIRUS: DA GUCCI A PRADA, LA MODA SOLIDALE
In piena emergenza Coronavirus, Gucci, Prada e il colosso LVMH avviano produzione di mascherine anti contagio
Non si ferma la macchina solidale per la produzione di mascherine per proteggersi dal contagio da Coronavirus. A scendere in campo, la moda, che riconverte le sue fabbriche per venire incontro alle esigenze di medici, infermieri e di chi, dallo scoppio della pandemia da Covid-19, è in prima linea per salvare quante più vite umane possibili.
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Dopo le importanti donazioni economiche da parte di politci nostrani, influencer e griffe importanti come Moncler (qui l’articolo), Maison bandiera del Made in Italy come Gucci e Prada hanno avviato la produzione di presidi di sicurezza per chi è impegnato sul fronte.
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Sì, perchè di guerra si tratta, visto i dati che ogni giorno ci fornisce la protezione civile che ci illustrano numeri da vera emergenza. L’Italia attende. “Uniti si può” è il motto degli ultimi giorni. E intanto, dopo l’Italia e l’Europa, anche l’America oggi è costretta a fare i conti con questo virus dalle caratteristiche sconosciute.
Gucci, oltre 1 milione di mascherine e 55 mila paia di tute mediche
Gucci, griffe che fa a capo di gruppo Kering, ha deciso di donare 1 milione di mascherine e 55 mila paia di tute mediche agli ospedali toscani e non solo. L’azienda ci tiene a precisare, però, che tale offerta sarà conclusa solo al termine del lascia passare delle autorità che dovranno stabilire se la produzione sia conforme agli standard di sicurezza.
Prada: produzione record di mascherine anti coronavirus e camici
Miuccia Prada e la sua azienda hanno avviato una produzione di mascherine e camici in tempi record nello stabilimento di Prada Montone (Perugia). Il marchio italiano, infatti donerà, da qui al prossimo 6 aprile 2020, 80.000 camici e 110.000 mascherine. Anche la griffe milanese accoglie la richiesta della regione Toscana.
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