masolino da panicale
Dizionario Arte

Masolino da Panicale

Masolino da Panicale

Masolino da panicale.(Panicale 1383-?1435/40). Pittore italiano, figura enigmatica e intrigante. Probabilmente proveniva da Panicale, in Umbria, e lavorò in diversi luoghi in Italia e anche in Ungheria, ma è ricordato come membro della scuola fiorentina.

Stando alle notizie riportate da Vasari si formò come scultore e orafo con Ghiberti, ma la sua giovinezza è poco conosciuta. Per un breve periodo la sua carriera appare strettamente legata a quella di Masaccio, ma l’esatta natura del loro rapporto è tuttora poco chiara (il suo pseudonimo sembra suggerire che lui e Masaccio fossero considerati come una sorta di duo, in qualche modo un Tommaso grande e uno piccolo).

Masolino da panicale

La teoria per cui sia stato maestro di Masaccio è oggi abbandonata, infatti divenne membro della corporazione dei pittori di Firenze nel 1423 (un anno dopo Masaccio) e nonostante fosse certamente più vecchio di circa vent’anni, fu lui a essere stato influenzato da Masaccio piuttosto che il contrario. Per ragioni stilistiche si ritiene che abbiano collaborato alla Madonna con il bambino e sant’Anna (1425, Uffizi, Firenze), e Vasari registra una collaborazione nella decorazione della Cappella Brancacci di Santa Maria del Carmine a Firenze (1425-28): lo stile di Masolino era più delicato e garbato di quello di Masaccio e c’è sostanziale accordo tra i critici nell’attribuzione all’una o all’altra mano delle diverse parti di questi dipinti.

Il contrasto nello stile è ancora più visibile nell’affresco della Tentazione di Adamo ed Eva rispetto all’Espulsione dal Paradiso: i nudi di Masolino nella Tentazione hanno la grazia di una bambola, mentre quelli di Masaccio nell’Esplusione sono massicci e potenti e trasmettono un senso di tragica intensità.

Dopo la prematura morte di Masaccio nel 1428, lo stile di Masolino da Panicale divenne più decorativo. Al suo apice era comunque un pittore eccellente; la sua opera migliore è forse l’affresco del Battesimo di Cristo (1435) nel battistero di Castiglione Olona (Varese), un lavoro aggraziato e lirico, lontano mille miglia dal cupo Battesimo dei neofiti di Masaccio alla Cappella Brancacci.

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