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Sergio Mattarella e il pensiero alle donne ucraine: «La loro forza nel dolore energia di resistenza»

Sergio Mattarella oggi al Quirinale: il suo pensiero a tutte le donne, molte vittime della guerra in Ucraina

«Rivolgo il mio pensiero di questo 8 marzo alle donne. Madri, lavoratrici, giovani, colpite da una violenza inattesa, crudele, assurda». Così Sergio Mattarella durante il suo discorso al Quirinale, in vista della cerimonia della Giornata internazionale delle Donne.

Sergio Mattarella e il pensiero rivolto alle donne ucraine

Mattarella e il pensiero verso le donne ucraine, vittime ora della guerra in Ucraina: «Le donne ucraine sono colpite in questi giorni da una violenza inattesa, crudele, assurda». Lo afferma al Quirinale il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa della Donna. Sono, aggiunge, «donne che partecipano alla difesa della loro comunità, donne costrette a ripararsi nei rifugi di emergenza, che lasciano le loro case e il loro Paese, che hanno paura per i loro figli, che prestano cura ai più deboli, che piangono morti innocenti».

Mattarella sottolinea che «tante, troppe sono le donne cadute in questo ingiustificabile conflitto. Nelle guerre le donne pagano sempre prezzi altissimi. Come donne, come madri, come compagne di vita».

«Vittime dell’insensatezza della guerra, vittime spesso di brutali violenze. Eppure la loro forza nel dolore, la loro dignità si sono sempre rivelate energie insostituibili di resistenza, di coesione, di pacificazione, di ricostruzione».

mattarella donne ucraine

Mattarella: «Un ritorno all’indietro della storia»

«La nostra responsabilità di cittadini, di europei, ci chiama oggi a un più forte impegno per la pace, perché si ritirino le forze di occupazione e si fermino le armi, perché sia ripristinato il diritto internazionale e siano rispettate le sovranità nazionali. L’indifferenza di fronte all’arbitrio e alla sopraffazione è il peggiore dei mali» così continua il Presidente della Repubblica oggi al Quirinale.

«In gioco non c’è solo la libertà di un popolo ma la pace, la democrazia, il diritto, la civiltà dell’Europa e dell’intero genere umano».

Per Sergio Mattarella questa guerra Russia-Ucraina sta segnando un ritorno al passato: «Non è tollerabile, e neppure concepibile, che, in questo nuovo millennio, qualcuno voglia comportarsi secondo i criteri di potenza dei secoli passati; pretendendo che gli stati più grandi e forti abbiano il diritto di imporre le proprie scelte ai paesi più vicini, e, in caso contrario, di aggredirli con la violenza delle armi.

Provocando angoscia, sofferenze, morti, disumane devastazioni. Va fermato. Subito. Questo ritorno all’indietro della storia e della civiltà. Opporsi a questa deriva di scontri e di conflitti comporta dei prezzi; potrebbe provocare dei costi alle economie dei Paesi che vi si oppongono, ma questi sarebbero di gran lunga inferiori a quelli che si pagherebbero se quella deriva non venisse fermata adesso».

 

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