Dizionario Arte

McCarthy, Paul

Artista americano. Formatosi come pittore, dal 1967 ha realizzato fotografie e film, indagando lo scarto tra percezione visiva e comprensione: le sue immagini distorte, disorientanti, costringevano lo spettatore a compiere uno sforzo mentale per adattarle alle proprie categorie. Alcune di queste deformazioni riguardavano il rapporto tra ambiente architettonico e corporeità; quest’ultima rimase tema costante negli anni Settanta, con una preferenza ormai preponderante per la performance: negli anni di diffusione dell’arte femminista, McCarthy propose una propria decostruzione dello sguardo maschile e delle convenzioni sociali ad esso legate.

Con gli anni Ottanta, l’interesse tese a spostarsi dalla performance vera e propria alla sua traccia indicale; gli oggetti, testimoni tangibili dell’evento, venivano così caricati di senso, e condividevano lo statuto di opera con il racconto verbale dei fatti, secondo l’estetica del supplemento cara a Fluxus e al concettuale. La consacrazione avvenne nel 1992, con una mostra a Los Angeles nella quale McCarthy introdusse i suoi noti, grotteschi personaggi meccanici, che riproponevano le tematiche sessuali con un’attenzione sempre maggiore al rapporto tra infanzia e tabù, ironica ripresa del pensiero freudiano. Questa la direzione tuttora seguita di McCarthy all’interno di installazioni complesse nelle quali convivono performance, oggetti-traccia, automi e fotografie.

Nascita: Salt Lake City 16653; :

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