Mame Design: MDW addio grayscale, bentornato colore
Design,  Architettura

MDW: ADDIO GRAYSCALE, BENTORNATO COLORE

Anni di design e innumerevoli MDW ci hanno insegnato un’estetica dettata da un linguaggio formale essenziale. Il design si doveva esprimere in pochi e puri elementi. Più ci si atteneva alla grayscale, meglio era. “Less is more”. Linee definite, tonalità pacate, sterilità come definizione di lusso.

Architetti e product designer vestiti di nero progettavano grigi.

Gli spazi erano esclusivamente white cubes, i Mac su scrivanie illuminate da Tolomeo. Mouse nella destra e caffè nella sinistra, con la moca 9090 pronta per il rabbocco. Ovviamente seduti su una Eames. E perché no, in lontananza, lo spremiagrumi di Stark. Negli ultimi anni abbiamo messo tutto il nostro impegno nel sondare e codificare ogni possibile sfumatura neutra, sino a decretare, ironicamente ma non troppo, l’esistenza del  “grigio ciliegia”.

Mame Design: MDW addio grayscale, bentornato colore. Alessi, Circus Collection
Alessi, Circus Collection

Ma, come anche ci hanno insegnato, la storia è ciclica.

L’omologazione scelta e consapevole è stata per anni la parola chiave (lungi dall’affermare che essa non rimanga, in parte, nostra necessità). A questa MDW 2018 sembra che il bisogno sia di nuovo quello di distinguersi, di distinguere il proprio prodotto. Di arricchire i progetti delle emozioni che la standardizzazione stilistica aveva loro negato.

Mame Design: MDW addio grayscale, bentornato colore. Artemide, Yanzi
Artemide, Yanzi

Così ogni stile sfuma o muore nel suo contrario: prima decoro, poi niente decoro; prima colore, poi niente colore…poi di nuovo colore. Allora riapriamo le porte a questa pioggia variopinta, a forme che non hanno più paura di mostrarsi in tutta la loro organica rotondità. Il design sente il bisogno di riportare energia al quotidiano, di urlare a “tutto colore” i suoi ideali. E allora quest’anno tutti sulla scia di Patricia Urquiola, la regina delle texture. Oppure di Alessi, che già l’anno scorso ci aveva stupito con la multicolor Circus Collection. O, di nuovo, di Artemide, che con la nuova Yanzi porta ironia e colore nel mondo delle luci. Infatti, che sia parli di arredi, complementi, grafiche o lighting, il design sarà tutto vestito di tinte nuove. Che siano pastelli o tinte decise poco importa; laccati, iridescenti o materici, l’importante è che siano colori.

 

 

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