Dizionario Arte

Meloni, Gino

Pittore italiano. Formatosi presso l’Istituto d’Arte di Monza, dove studiò con Arturo Martini, e l’Accademia di Brera, intraprese la strada dell’insegnamento alla Scuola di Arti e Mestieri di Lissone, città in cui trascorse tutta la vita. Dopo l’insuccesso degli anni Trenta e del periodo bellico, durante il quale si distinse per una vasta serie di disegni, incontrò il favore della critica con due personali a Milano, tra 1946 e 1947; fondamentale fu il sodalizio con Giovanni Fumagalli, che avrebbe svolto un’utile attività di promotore. Una prima consacrazione giunse negli anni Cinquanta, grazie alle serie dei Galli, delle Venezie e delle Donne, che incontrarono l’entusiastico apprezzamento di alcuni importanti collezionisti, e permisero a Meloni di esporre in mostre personali in due Biennali di Venezia (1956 e 1964). Erano gli anni dell’informale, cui il pittore varesino aderì in maniera personale, eliminando dalle sue “vedute” il riferimento formale ai luoghi, ma conservandone l’atmosfera e la luminosità, in una pittura che non rinnegò mai il saldo legame con il reale. Reale che tornò, in senso più espressamente figurativo, negli anni Sessanta e soprattutto nei Settanta, caratterizzati da una registrazione lirica e fantasiosa di oggetti e personaggi del quotidiano. Nell’ultima fase della sua carriera, Meloni intraprese un’assidua ricerca sul colore e sulla possibilità di conferire, attraverso di esso, volume e spazialità agli oggetti rappresentati. Nascita: Varese 1905; Morte: Lissone 1989

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