Milano Fashion Week. Fendi
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Milano Fashion Week. Fendi

Il 22 febbraio, in occasione della Milano Fashion Week 2023, Fendi ha portato in passerella linee semplici e fluide, che hanno un sapore classico e riescono a combinare abilmente minimalismo e sensualità. L’immaginario estetico, proveniente dalla riflessione di Delfina Delettrez-Fendi, che ha attinto anche a pezzi d’archivio, è stato interpretato da Kim Jones, direttore creativo del marchio dal 2020.

Una nuova eleganza dal sapore classico

Ne è derivata una collezione allo stesso tempo decostruita e lussuosa, in cui il drappeggio dei tessuti contrasta con la pulizia dei tagli e contribuisce a trasmettere un’idea di leggerezza, in cui sono i corpi su cui si adagiano i tessuti a definire i volumi degli abiti. La donna in passerella è una lavoratrice multitasking, ma che abbandona il power suit e si abbiglia in modo consono a qualsiasi esigenza quotidiana: è esattamente questo che voleva celebrare Kim Jones, che ha dichiarato: “La famiglia Fendi è composta da donne brillanti che lavorano duramente ed è questo che voglio celebrare”.

 

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Il completo rivisitato

Milano Fashion Week. Fendi
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Un completo che mantiene l’allure classica che contraddistingue questo capo di abbigliamento, ma che ne stravolge la rigidità delle linee. Il gilet dal taglio maschile perde la tradizionale aderenza e non costringe più il corpo: il davanti raddoppia e il giromanica si estroflette a formare una mantellina. Un moderno chitone conferisce dinamicità al pantalone dal taglio lineare su cui si imposta: il tutto è uniformato da un colore intramontabile. L’unico elemento di riconoscibilità, in una rappresentazione di quel classicismo che non lascia spazio alla griffe, è la borsa a secchiello, in tinta con le scarpe e su cui spicca la doppia F che contraddistingue la casa di moda. Anche i gioielli, in linea con l’immagine discreta che si mostra al pubblico, sono semplici e resi visibili soltanto dal contrasto con la pelle nuda.

Uno stile riflesso anche in trucco e acconciatura: così come i capelli sono raccolti in modo semplice, con la sola eccezione del ciuffo sulla fronte, anche il trucco non si lascia andare a nessuna soluzione appariscente, ma si limita a palesarsi leggermente sugli occhi. Tutto contribuisce a definire l’immagine che accomuna tutti i look della collezione, cioè quella di una donna curata, ma senza eccessi che sarebbe difficile riprodurre nella quotidianità.

Comodità e discrezione

Milano Fashion Week. Fendi
Milano Fashion Week. Fendi.

Un comodo abito in maglia che avvolge il corpo seguendone le forme. La lunga abbottonatura laterale, che guida lo sguardo e rompe la staticità della simmetria, lascia spazio a variazioni e libertà quotidiane e permettendo di decidere in ogni momento quanto lasciarsi fasciare da ciò che si indossa. I colori, classici e senza tempo, si declinano in una geometria che potrebbe essere rigida e uniformante, ma che si lascia ammorbidire dalle curve del corpo, diventando qualcosa di estremamente individuale. A una borsa piccola e di facile gestione si abbina uno stivale che si lascia riconoscere senza abbagliare: il logo diventa un dettaglio prezioso da ricercare, visibile solo per chi vuole seguire la figura che si muove e indagare ciò che l’apertura alternativamente nasconde e mostra.

Sartorialità nascosta

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Un taglio ampio, un tessuto che si appoggia sulla pelle e viene interamente definito dal corpo che gli sottostà. Sinonimo di una sartorialità abile e che si lascia notare soltanto nella scollatura a V, allo stesso tempo seducente, nella sua profondità, ed elegante, per la capacità di non mostrare nulla di più del necessario. Questa base neutra è arricchita dai drappeggi laterali, oltre che da stivali immediatamente riconoscibili e da una coppia di orecchini la cui asimmetricità contribuisce a conferire dinamismo.

La preziosità dei tessuti

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“La prima volta che Delfina è venuta a lavorare era vestita in blu e marrone e ho pensato che fosse fantastica. Il modo in cui interpreta lo stile Fendi è chic e perverso allo stesso tempo” ha dichiarato Kim Jones. L’abito, seppure aderente, rivela comunque morbidezza e lascia una libertà di movimento favorita anche dal taglio in corrispondenza delle spalle. Ne risulta una figura longilinea, dalla linearità e dalla semplicità classiche. Il rigore è interrotto soltanto dalla coppia di orecchini monumentali e dai riflessi cangianti del tessuto serico.

Il corpo come pilastro

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L’abito in maglia dal taglio dritto si appoggia leggermente solo sulle sporgenze del corpo, che ne costituisce l’unico sostegno: le bretelle ne sorreggono il peso dalle spalle, mentre il collo ne sostiene il drappeggio. É un abito che si adatta, si conforma e dipende strettamente dal corpo che veste, secondo una tendenza che sembra definire la prossima collezione invernale di Fendi.

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Editor: Leonardo Santarelli

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