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MMD. Bilancio: una Milano meno commerciale e più “glamour”

Promossa a pieni voti la settimana della moda. Milano dà una sterzata al minimalismo imperante e lancia un pret-à porter ipercreativo

Oggi, ultimo giorno della fashion week milanese sono i più giovani ad andare in passerella. Si tratta dei nuovi talenti lanciati dalla Camera della Moda, con l’iniziativa New Upcoming Designers e – bisogna dirlo – lasciati orfani nell’ultimo giorno di passerelle dai big del sistema moda italiano, che hanno finito di sfilare ieri. Sono tre gli emergenti che andranno in passerella alle 12.15 nella tensostruttura in Piazza del Duomo (Chicca Lualdi con Bequeen, Cristiano Burani ed Erkan Coruh, seguiti appunti dalle “nuove proposte” Mauro Gasperi, Sergei Grinko e Francesca Liberatore), chiudendo questa tornata di sfilate milanesi che va in archivio con un bilancio estremamente positivo.

I big della moda italiana hanno dato una sterzata decisa rispetto alle tendenze imperanti a livello internazionale, che da qualche stagione dettano legge nei negozi e nei guardaroba delle signore. Hanno dribblato lo stile “minimal chic”, alla Celine e alla Jil Sander, per intenderci, e hanno mandato in passerella collezioni molto elaborate, ricche di colori e fantasie, con tanti riferimenti allo stile decò e agli anni Cinquanta. Stampe, fantasie, dettagli preziosi hanno lanciato un nuovo stile. “Abbiamo visto una moda ricca di fantasie e stampe – commenta Alberto Salesi, segretario generale della Camera dei Buyer-. È piaciuta molto ai negozianti anche se c’è un po’ di preoccupazione sulla vendibilità immediata di abiti così ricchi di colore e stampe”.

Insomma, in questa settimana non abbiamo visto andare in scena la Milano nota per le sue collezioni belle ma molto commerciali. Al contrario, sono state di scena glamour e creatività, prerogative abitualmente attribuite alla piazza parigina.

Altro dato non secondario, emerso in questa settimana, è che Milano ha una nuova generazione di stilisti, alcuni esordienti e altri già consolidati, che sono apprezzati sulla scena internazionale che lavorano per il proprio marchio, ma che sono anche direttori creativi di marchi importanti e ai quale il calendario milanese della moda ha dato ampio spazio come Francesco Scognamiglio, Albino, Gabriele Colangelo, Marco de Vincenzo, Silvio Betterelli, Frankie Morello e Aquilano e Rimondi.

Promossa, quindi, a pieni voti Milano, che passa la staffetta a Parigi che oggi accende le luci della sua fashion week.

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