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Mondiale Qatar 2022: le 5 favorite al titolo per la vittoria finale!

Quest’oggi analizziamo le cinque squadre più forti della manifestazione mondiale che inizierà fra 4 giorni.

Le premesse da fare a questo articolo sono molte e doverose. Il Mondiale di Qatar 2022 che inizierà domenica 20 Novembre è molto difficile da pronosticare. Stiamo parlando di una competizione che avviene ogni 4 anni e che vede sfidarsi squadre composte da giocatori che vivono e fanno competizioni di club diverse.

In poco più di un mese devono conoscersi, compattarsi e cercare di vincere.
Non esiste il “ritorno”, ogni partita è secca.

Puoi anche essere la squadra migliore della storia, ma in 90 minuti la palla è rotonda e tutto può succedere. Se a questo si aggiunge che si tratta del primo mondiale invernale della storia in un contesto atipico e difficile, beh, allora si salvi chi può.
Ma noi, a pronosticare le favorite, ci proviamo lo stesso.

1) Argentina, la favorita per il mondiale Qatar 2022

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la rosa dell’Argentina

In un mondiale la compattezza batte (quasi) sempre il talento. Intendiamoci, il Brasile di Pelè non compatto batte una squadra molto più debole compatta. Ma in questo mondiale così equilibrato la forza mentale e di gruppo di questa seleccìon può sovvertire qualsiasi pronostico e renderla la favorita tra le favorite.

Il talento, ca va sans dire, non manca, soprattutto in attacco. La stella più luminosa del mondiale ce l’hanno loro, in veste di vate, capitano e simbolo. A Lionel Messi per chiudere futili (ma dilettevoli) paragoni con i più grandi della storia manca solo il mondiale: dovesse vincerlo, chiuderebbe il dibattito.

Intorno a lui può contare su picchi di talento dei vari Di Maria e Dybala, e nella garra di Lautaro può avere il finalizzatore agognato

. Il centrocampo può contare sulle geometrie e talento di De Paul e Paredes e anche la difesa, storicamente e tuttora non il punto forte, ha in Romero, Molina e Otamendi interpreti interessanti.

Tutta la squadra vuole entrare nella storia del paese, una storia che non viene aggiornata dal 1986, se non con delusioni in finale (1990 e 2014) e tutti i compagni vogliono aiutare Messi a diventare il miglior giocatore della storia del calcio.

2) Francia, la vincitrice uscente nei mondiali in Qatar 2022

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la rosa della Francia

I galletti son probabilmente la squadra più forte del mondiale, anche più dell’Argentina. Quello che la Francia non ha, o almeno un anno e mezzo fa all’Europeo non ha avuto, è stata la compattezza.

Forse sazi dopo la coppa del mondo vinta nel 2018, forse solo per sfortuna, ma da favoriti assoluti dell’Europeo son stati eliminati in malo modo agli ottavi di finale ai rigori contro la Svizzera.

Se quella delusione la dovessero trasformare in fame e cattiveria, auguri a tutti. Qualche senatore rispetto a 4 anni fa non c’è più (adieu Matuidi) ma i due giocatori più forti della squadra, nonché tra i più forti del pianeta sono in una forma strepitosa: Benzema e Mbappe. Due teste calde, ma se collaborano, insieme al talento di Griezmann, Giroud e Coman, possono dominare.

La difesa è forte, con Varane, Upamecano, Pavard e i fratelli Hernandez a proteggere il venerabile maestro Lloris. Un difetto dei blues è il centrocampo che non ha a disposizione i due francesi più forti: Kantè e Pogba. I giovani Camavinga e Tchouameni son tanto forti quanto giovani, vedremo come si comporteranno al loro primo mondiale.

3) Brasile, 5 volte campioni del mondo

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la rosa del Brasile

I Pentacampeones non possono che essere sempre tra le favorite per la vittoria finale. Una squadra simile nella cultura e nella passione ai cugini dell’Argentina. La loro stella luminosa è Neymar con intorno diversi grandi giocatori esperti.

L’attacco al ritmo di Samba è veloce ed esplosivo, forse rischia di esser poco prolifico e di specchiarsi narcisisticamente in se stesso. Il centrocampo e la difesa invece hanno ben poco di Brasiliano e questo cambio d’identità può solo che essere un bene: due giocatori esperti e decisivi come Fabinho e Casemiro han ben poco da invidiare a tutti e la difesa Massimiliano Allegriana può essere ben organizzata e in grado di soffrire come detto dallo stesso Danilo.

Senatori del calibro di Thiago Silva, Dani Alves e Marquinhos possono tenere a bada e proteggere i più giovani. Insomma, il titolo manca da 20 anni precisi: è arrivato il momento di riprendersi ciò che li spetta?

4) Inghilterra, finalista dello scorso europeo

Mondiale 2022 favorite
la rosa dell’Inghilterra

I tre leoni un anno e mezzo fa sono andati a un rigore di Saka dal “riportare a casa” un trofeo internazionale. Coloro che si professano inventori del calcio non ottengono il “big prize” dal lontano 1966.

La rosa è simile a quella dell’Europeo ed è forte. La difesa presenta dei buoni nomi che spesso in contesti così particolari riescono a rendere (Maguire con il Man United rende sotto le aspettative, ma già all’Europeo aveva ben performato). Il centrocampo è il ruolo in cui son meno straripanti, ma il mix di esperienza e gioventù nei nomi di Bellingham, Mount e Henderson c’è e può funzionare.

In attacco hanno Harry Kane, centravanti numero 9 con i fiocchi, capocannoniere dello scorso mondiale.
Inoltre il giocare a Novembre, con i giocatori in pieno strapotere fisico, può solo che giovare questi super atleti che spesso a Giugno/Luglio arrivano con il fiato corto, dato il grande numero di competizioni nazionali con i club.

A proposito, all’europeo sono arrivati in finale, ma anche al mondiale raggiunsero un’onesta semifinale: se due indizi fanno una prova…

5) Spagna, ancora presente il recente passato?

Spagna
la rosa della Spagna

Scegliere la quinta squadra mi ha messo in difficoltà: il Portogallo con la last dance di CR7, il Belgio degli incompiuti, la Germania senza punte o la Spagna del bel gioco.

E alla fine prevalse la Spagna. Le furie rosse son state per un periodo la miglior squadra della storia recente dei mondiali: il periodo d’oro della nazionale vinse due europei e un mondiale di fila, dominando sotto tutti gli aspetti.

Con la sorprendente non convocazione di Ramos, Busquets è rimasto l’ultimo dei Mohicani di quella nazionale.
La squadra ha dei bei giocatori: Carvacal, Laporte, Gavi, Pedri, Morata, Ansu fati. I giovani ci sono, non al livello di quella selezione ma sono interessanti. Basti pensare che Gavi e Pedri han vinto gli ultimi due trofei personali giovanili del pallone d’oro.

Ciò che manca in termini di interpreti e talento viene compensato dall’allenatore: Luis Enrique è un grandioso filosofo del calcio che da molto sul piano del gioco e della coesione, visti anche i suoi trascorsi personali.

La Spagna all’Europeo è stata eliminata dall’Italia in semifinale senza demeritare, anzi, ai punti sarebbero dovuti passar loro. Per fortuna nostra non è andata così, ma se anche in quest’edizione Enrique riuscirà a dare ai suoi un gioco scoppiettante e tecnico che possa stimolare i giusti interpreti allora la Spagna potrà far sognare tutti i propri afficionados.

Non resta che essere testimoni di quello che accadrà.

 

Autore: Tommaso Mauri

 

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