MOORE, HENRY. SCULTORE E DISEGNATORE
Henry Moore, scultore e disegnatore inglese del XX secolo
Henry Moore, scultore, disegnatore e autore di stampe inglese. È considerato come uno dei più grandi scultori del XX secolo. Dai tardi anni Quaranta fino alla morte fu senza confronti il più celebre artista inglese del suo tempo. Dopo aver prestato servizio nell’esercito britannico durante la prima guerra mondiale, studiò alla Leeds School of Art. Lì ottenne una borsa di studio per il Royal College of Art nel 1921, dove completò il suo percorso scolastico nel 1924 e insegnò fino al 1931. Dal 1932 al 1939 fu a capo della nuova sezione di scultura alla Chelsea School of Art.
L’avanguardia
Durante gli anni Trenta Henry Moore visse a Hampstead, nello stesso quartiere di Ben Nicholson, Barbara Hepworth, del critico Herbert Read e di altre figure di rilievo dell’avanguardia. Nel 1940, dopo il bombardamento del suo studio, si trasferì a Much Hadham nell’Hertfordshire, dove visse per il resto della sua vita.
Moore scolpì la maggior parte delle prime opere, rifiutando la tradizione accademica del modellare. Preferì invece la teoria della fedeltà al materiale, secondo la quale la natura della pietra o del legno -la loro forma, la loro struttura e così via -fa parte della concezione dell’opera.
Il successo
Respinse anche il concetto classico e rinascimentale di bellezza, rimpiazzandolo con un ideale di forza vitale e rigore formale che trovava esemplificato in molte sculture antiche (messicane, sumere ecc.) studiate al British Museum e anche negli affreschi di Giotto e Masaccio, che ebbe modo di ammirare nel 1925 in occasione di un viaggio studio in Italia.
Durante gli anni Trenta il suo lavoro venne più direttamente influenzato dall’avanguardia europea, in particolare dal surrealismo di Arp. Nonostante abbia prodotto alcune sculture astratte, le sue opere sono quasi sempre basate su forme del mondo naturale -spesso il corpo umano, ma anche ossa, ciottoli e conchiglie.
La figura femminile reclinata
La figura femminile reclinata e la madre con figlio sono tra i suoi temi più visitati. Sul finire degli anni Trenta Moore era molto conosciuto nei circoli bene informati come principale scultore dell’avanguardia inglese (Kenneth Clark e Jacob Epstein furono tra i suoi primi sostenitori), e la sua fama si estese ulteriormente grazie ai caustici disegni che realizzò come artista della Official War Art (1940-42), ritraendo persone che si rifugiavano nelle stazioni della metropolitana in cerca di riparo dai raid aerei.
Gli anni cinquanta
In seguito la fama di Henry Moore crebbe rapidamente (in particolare dopo il premio internazionale di scultura alla Biennale di Venezia del 1948), e dagli anni Cinquanta portò a termine numerose commissioni pubbliche, in Inghilterra e altrove. Durante questo periodo il suo metodo di lavoro subì notevoli cambiamenti: il bronzo prese il posto del legno come materiale preferito e le opere erano spesso di vaste dimensioni.
C’era anche la tendenza a produrre opere composte di diversi elementi raggruppati, piuttosto che di singoli oggetti. Alcuni critici hanno evidenziato un calo di potenza nelle sue ultime opere, connotate in particolare da una crescente inclinazione retorica, mentre altri ritengono sia rimasto una figura di primo piano fino alla fine.
Grande integrità e indiscusso fascino
Uomo di grande integrità e indiscusso fascino, Moore godette universalmente di grande stima. Spinto da principi socialisti, voleva che il suo lavoro venisse apprezzato da un vasto pubblico e non solo da un’élite e prestò generosamente il suo tempo al servizio di istituzioni pubbliche.
Il tributo resogli dopo la morte dimostrò come fosse ampiamente considerato non solo come uno dei più grandi artisti del secolo, ma anche come uno dei più grandi personaggi d’Inghilterra in ogni campo. Fu egli stesso un lucido e acuto commentatore della propria arte e di quella di altri; libro Sulla scultura (1966) raccoglie i suoi scritti più significativi.
La produzione enorme
Enorme la sua produzione e si affermò all’epoca della sua morte che “le sue opere sono state distribuite in tutto il mondo occidentale più capillarmente di quelle di ogni altro scultore, vivente o meno” (catalogo della mostra ‘Henri Moore’, Royal Academy, Londra, 1988).
Dai tardi anni Sessanta lavorò molto anche come autore di stampe, realizzando numerose serie di acqueforti come Testa di elefante (1969). Raccolte particolarmente significative delle sue opere si trovano a Leeds (City Art Gallery), Londra (Tate), Toronto (Art Gallery of Ontario) e Washington (Hirshhorn Museum e Sculture Garden).
Nascita: Castelford 30-07-1898; Morte: Perry Green 31-08-1986
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