Moreni, Mattia
Pittore e scultore italiano. Si formò presso l’Accademia di Torino, città in cui avvenne il suo esordio espositivo nel 1946. La situazione culturale di quegli anni vedeva l’opposizione tra un’astrazione tacciata di indifferente formalismo e una più impegnata figurazione di stampo espressionista. Moreni optò inizialmente per la seconda, salvo spostarsi poi gradualmente verso la prima, grazie alla frequentazione di ambienti dalle categorie meno rigide, come il Fronte Nuovo delle Arti (1946-1948) e Antibes, dove soggiornò sul volgere del decennio. La sua pittura di quegli anni, pur geometrizzante, era costellata di riferimenti evocativi, fattore che spinse Moreni nell’orbita di Lionello Venturi, sotto il cui appoggio fece parte del Gruppo degli Otto (1952-1954). Un crescente impulso verso la liberazione del gesto pittorico lo portò a spostarsi a Bologna, dove fu inserito da Francesco Arcangeli nel novero degli Ultimi naturalisti; ebbe così inizio una fase legata agli sviluppi dell’informale europeo, che nella declinazione evocativa dell’ambiente padano permise a Moreni di guadagnarsi la stima di Michel Tapié a Parigi (1956-1966). Negli anni Sessanta tornarono riferimenti più chiari al reale, ma permase una violenta gestualità: una cifra formale che negli anni Settanta avrebbe pervaso una notevole serie di sculture in legno o ferro dipinti, e negli anni Ottanta sarebbe andata di pari passo con l’introduzione di iconografie legate alla modernità. Nascita: Pavia 1920; Morte: Pavia 2001
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