Morlotti, Ennio
Artista italiano. Formatosi a Firenze, trasse però profitto da un viaggio a Parigi nel 1937; nella capitale francese ebbe modo di studiare l’ impressionismo e Cézanne, e di essere tra i primi a vedere Guernica di Picasso. Tornato in Italia, studiò a Brera con Aldo Carpi e Achille Funi, ed entrò nel movimento di Corrente; centrale, nella produzione di quegli anni, il tema del paesaggio lombardo, reso con cézanniano senso della costruzione attraverso il colore, e con una precoce intuizione degli sviluppi in direzione materica della pittura italiana. Dopo una fase neo-cubista, seguita alle esperienze del dopoguerra, e in particolare al dibattito sul realismo e alla partecipazione al Fronte Nuovo delle Arti (1946-1948), Morlotti ebbe modo di proseguire questa ricerca aderendo, nel 1952, al Gruppo degli Otto. Ne conseguì un avvicinamento, iniziato già nel 1947 con la frequentazione di Wols a Parigi, alla poetica dell’ informale europeo, che indusse Francesco Arcangeli a includere Morlotti tra gli Ultimi naturalisti, e che negli anni Sessanta portò a un’arte fatta di sedimenti e stratificazioni di materia. Con gli anni Settanta si verificò un parziale ritorno agli oggetti, con una serie assai notevole di nature morte (i Teschi e le Rocce) e una ripresa dei Nudi studiati nel fase picassiana, rivisti attraverso una continua rarefazione della struttura e una concezione più gestuale della pennellata. Nascita: Lecco 1910; Morte: Milano 1992
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