Fotografia

Morto Giovanni Gastel, l’immenso della fotografia italiana

È morto Giovanni Gastel. Il nobile fotografo italiano ci lascia a causa di una complicanza da Covid-19

È morto Giovanni Gastel, il galantuomo della fotografia di moda italiana. Immenso, profondo, nobile: l’arte cosmopolita piange la perdita di un grande uomo.

Sguardo severo, fisico longilineo. Un artista concreto, dalle contate parole. Scrivere di Giovanni al passato è profondamente doloroso, soprattutto per chi ha avuto l’onore di parlarci almeno una volta, nella sua vita.

Le più belle fotografie di Giovanni Gastel

Chi era Giovanni Gastel

Gastel è un nobile di stirpe. Era il nipote del regista Luchino Visconti. L’arte, dunque, gli scorreva nelle vene, ed era inevitabile. Ecco, le sue foto, spesso, parevano dei frame di vite vissute. Un’impronta, su cellulosa, che ha saputo raccontare i tempi con una narrazione sublime.

Inizia giovanissimo come fotografo per la casa d’aste Christie’s e come still-lifesta per Mipel.

Monica Bellucci by Giovanni Gastel

Nel 1982 incontra Gisella Borioli (editore e direttore di Mondo Uomo e Donna) e Flavio Lucchini che consentono, a lui, di concentrarsi sulla fotografia e sull’uso naturale della luce. Ironia e poesia sono i tratti che distinguono i suoi lavori dal mare magnum di omologazione. Si racconta lavori con raro banco ottico Deardorf, utilizzando polaroid o lastre di grande formato 20×25.

Nel corso della sua carriera ha lavorato con le più importanti testate giornalistiche nazionali e internazionali come Vogue, dove utilizza le tecniche “old-mix” per sovrapporre i gioielli, creando un effetto tromp-l’oeil. Tra i suoi clienti, Dior, Trussardi, Guerlain, Krizia, Tod’s, Mandarina Duck, Hogan e Versace.

Giovanni Gastel per Vogue Gioiello. 1995

Molte, le mostre a lui dedicate. Fashion in still-life (Galleria Diaframma, Milano), Trussardi e Gastel (Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano, ’87); Gastel per Donna (Milano, ’91), Gioielli della Fantasia (Museo Teatrale alla Scala, Milano. ’92). L’ultima, in ordine di tempo, The people I-like: la  mostra al MAXXI di Roma, con 200 ritratti (dell’anima) dei più celebri personaggi degli ultimi decenni (2021).

 

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