Hirschman
Attualità,  Letteratura

Morto Jack Hirschman, il poeta della Beat Generation

Morto Jack Hirschman, l’ultimo poeta della Beat Generation

Jack Hirschman, l’ultimo poeta della Beat Generation, è morto il 22 agosto a 87 anni a San Francisco, nella sua casa di Union Street. Ad annunciare la morte la moglie, la poetessa e pittrice Agneta Falk.

Vita e idee, un connubio presente nella produzione poetica di Hirschman

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La vita e l’impegno sociale

Jack Hirschman, classe 1933, era nato a New York, di famiglia ebraica e comunista.  Si era innamorato della poesia grazie ad Allen Ginsberg e alla poesia dedicò la sua vita. Insegnò in importanti atenei: Dartmouth e Ucla.

Tra i suoi studenti Jim Morrison. Ma per l’impegno politico lasciò l’insegnamento. Dalla cattedra invitava i suoi alunni a sottrarsi alla leva per la guerra in Vietnam. Abbracciò infatti le idee di Karl Marx e si unì nel 1980 al Communist Labor Party. Qui lavorò come attivista culturale con un gruppo di poeti, fino al 1992, anno in cui il gruppo si sciolse. Hirschman era molto impegnato socialmente: aiutò emarginati, poveri, immigrati, carcerati e senza tetto.

Nel 1994 divenne membro della League of Revolutionaries for a New America, un’organizzazione internazionale di poeti politicamente e socialmente impegnati, scrivendo anche per il giornale Peoplès Tribune. Ha poi diretto Compages, una rivista internazionale di traduzione di poesia rivoluzionaria. Ha poi fondato World Poetry Movement e Revolutionary Poets Brigade.

Produzione poetica

Poeta con all’attivo più di 100 volumi, di cui molte traduzioni: da Majakovskij e Heidegger a Neruda e Pasolini. Nel 1972 Hirschman comincia a scrivere gli “Arcanes”, poemi lunghi. Qui spesso tocca temi personali, ad esempio la morte del figlio David, ma che si intrecciano sempre con le trasformazioni politiche e sociali. In Italia nel 1993 ha pubblicato la raccolta di poesia “Soglia Infinita”, tradotta da Bruno Gullì.

Hirschman e la Beat Generation

Jack Hirschman, fin dalla metà degli anni Cinquanta, è stato in contatto con i poeti della Beat Generation, ai quali è stato associato, pur differenziandosi da loro per le sue posizioni politiche.

Infatti Hirschman dissentiva dalla rivoluzione borghese, vicina al misticismo orientale e spesso vicina all’uso di droghe. Li riteneva inoltre troppo moderati e borghesi.

Si sentiva invece più vicino ai movimenti per i diritti civili e ai movimenti afroamericani. Hirschman fu protagonista della scena letteraria del Caffé Trieste e della libreria City Lights a San Francisco, ritrovo della Beat Generation.

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