Morto Kenzo: lo ricordiamo con le sue collezioni migliori
È morto Kenzo per coronavirus. Aveva 81 anni, il maestro d’Oriente
È morto Kenzo, ci ha lasciati un piccolo grande uomo dall’aurea sognante. Il maestro della moda dell’est, il primo ad essere riconosciuto dai professionisti della moda occidentale.
Sono gli anni Settanta, quel decennio del Novecento tormentato dalle varie rivoluzioni. Estetiche, innanzitutto. Lui è tra i primi stilisti giapponesi ad emergere nella moda e parigina presentando la sua la sua primissima collezione (anni 1970) nella Ville Lumière, all’interno della sua celeberrima boutique Jungle Jap.
Le più belle collezioni Kenzo. Guarda la gallery
“Il mio lavoro è sempre stato libertà e armonia”, disse un tempo. Parlare di lui al passato, sebbene si fosse ritirato dalle scene nel 1993, non è semplice. Non lo è affatto se perdiamo un creatore affascinante che ha inventato una moda esteticamente culturale; colui che ha ridato un nome nuovo al classico yuka (facendolo diventare una camicia estiva) o l’obi (che si reinventa in un abito estivo).
La sua moda Hippy
Nessuno come Kenzo è riuscito a emergere tra i contemporanei della moda occidentale. La sua estetica semplice è stata pervasa da dettagli eccelsi di folklorismo mondiale con elementi desunti dal costume sudamericano, scandinavo e orientale. Egli è stato considerato il più “europeo” tra gli stilisti suoi conterranei.
La voce Kenzo è consultabile sull’Enciclopedia della Moda di MAM-e.it
“L’identità del brand può essere perfettamente descritta come “L’Oriente che incontra l’Occidente”, frase che è una riflessione di Ken Takada, fondatore di Kenzo. Vivendo infatti a Parigi, Takada ha unito la cultura dell’Oriente con quella dell’Occidente. Attraverso stampe divertenti, atmosfere, textures e fiori etnici, infatti, Kenzo è ormai un marchio immediatamente riconoscibile.” Leggi di più
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La collezione Kenzo primavera/estate 2021
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